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14/10/2009

COMITATO PANDEMICO REGIONALE: ARRIVATE LE PRIME 1.400 DOSI DI VACCINO ANTINFLUENZALE. AVVIO GRADUALE DELLA VACCINAZIONE A PARTIRE DAL PERSONALE SANITARIO

Sono giunte ieri, presso la Farmacia degli Ospedali Riuniti di Ancona, sede di stoccaggio individuata dalla Regione, le prime 1.400 dosi di antinfluenzale H1N1 inviate dal ministero della Salute. Sempre nella serata di ieri, il Ministero ha comunicato che, allinizio della prossima settimana, giungeranno altre 4.260 dosi. Dal 19 ottobre iniziera`, pertanto, la vaccinazione degli operatori sanitari dellospedale di Torrette e dal 26 ottobre comincera` la campagna vaccinale per tutti gli altri operatori del Servizio sanitario regionale: i primi in ordine di priorita` indicati dalla ordinanza ministeriale dell11 settembre. In queste prime due settimane di avvio della campagna, si chiarira` ulteriormente il programma degli invii da parte del Ministero. Di conseguenza verra` messo a punto anche il programma regionale per i lavoratori delle aziende che operano nei servizi socio sanitari e in quelli definiti essenziali. E` probabile che, dalla seconda meta` di novembre, sia disponibile il vaccino per la offerta ai cittadini con meno di 65 anni sofferenti di patologie a rischio. In totale saranno circa 210.000 i cittadini e lavoratori della nostra regione ai quali verra` offerta la vaccinazione entro la fine di questo anno. Le informazioni sono state raccolte dal Comitato pandemico regionale che si e` riunito per definire la campagna di vaccinazione sulla base delle ultime indicazioni ministeriali. Allincontro erano presenti il dirigente del servizio Salute, Carmine Ruta, e il direttore del dipartimento della Protezione Civile, Roberto Oreficini. Il Comitato ha analizzato lo stato di avanzamento dellorganizzazione dei Centri di vaccinazione di massa che saranno allestiti, nelle citta` di maggiori dimensioni, in collaborazione con la protezione civile regionale. Oreficini ha anticipato che verranno coinvolte tutte le Prefetture per avere la disponibilita` di personale dei corpi di Polizia, qualora necessario. Altro tema affrontato e` stato quello della vaccinazione dei donatori abituali di sangue. Saranno personalmente contattati dallAvis che fornira` loro le dovute informazioni. Il Comitato ha poi discusso le modalita` di reclutamento del personale medico e infermieristico in congedo (opportunita` prevista dalla recente delibera regionale di contenimento della pandemia, in caso di necessita`) e lattivazione della rete di sorveglianza epidemiologica, che dovra` monitorare landamento della pandemia, insieme ai riflessi sui cittadini e sui servizi offerti dal Servizio sanitario regionale, come previsto dal Piano operativo. Il coordinatore del Comitato, Giuliano Tagliavento, ha anticipato i contenuti del decreto di assegnazione dei fondi alle Aziende sanitarie e alle Zone territoriali, per coprire i costi delle iniziative di contrasto della nuova influenza. E` stata approvata la ripartizione di 4 milioni e 900 mila euro dei cinque previsti dalla Regione. Centomila saranno, infatti, utilizzati dal Comitato per le campagne di comunicazione e di informazione alla popolazione che partira` a breve e, man mano che la pandemia evolvera`, consentira` di mantenere una corretta informazione dei cittadini. Relativamente alle modalita` operative, il Comitato ricorda che la vaccinazione pandemica verra` offerta solamente tramite le strutture pubbliche del Servizio sanitario regionale, cosi` come indicato nel Piano approvato dalla Giunta lo scorso 29 settembre. Non verra` offerta dai medici di famiglia e pediatri di libera scelta per garantire loro la possibilita` di meglio assolvere al fondamentale ruolo di informazione e assistenza a domicilio dei propri assistiti malati. Pur nella autonomia organizzativa, evidenzia il Comitato pandemico, questa scelta e` stata condivisa dalla maggioranza delle Regioni italiane. Inoltre, in accordo con i medici di famiglia, proprio per migliorare lassistenza ai cittadini influenzati, nelle Marche e` stato previsto, per i periodi di maggior intensita` di nuovi casi: un aumento di servizi a sostegno della assistenza domiciliare svolta dai medici e pediatri di famiglia (mediante un triage telefonico regionale gestito da medici); un aumento dei turni di guardia medica diurna; un ambulatorio pediatrico territoriale in Area vasta (nelle giornate di sabato e domenica) con la presenza di pediatri di famiglia.