(LORETO) - Le Regioni italiane collaboreranno alla creazione del Centro polivalente dedicato a Giovanni Palo II, a Cracovia. Le prime ad aderire sono le Marche, lAbruzzo, il Lazio, la Lombardia, la Valle DAosta, il Veneto e la Provincia autonoma di Trento. I rappresentanti di queste Regioni hanno condiviso, a Loreto, una lettera dintenti, con la quale si impegnano nella raccolta di materiale documentale e nelindividuazione di iniziative tese a valorizzare lattivita` dellistituendo Centro, anche con eventuali contributi finanziari. Con un successivo protocollo verranno individuate le specifiche modalita` di sostegno. Alla presenza del cardinale di Cracovia, Stanislaw Dziwisz, e del segretario generale della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Marcello Mochi Onori, il documento e` stato firmato da: Gian Mario Spacca (presidente Regione Marche), Alfredo Castiglione (vice presidente Regione Abruzzo), Lia Giovanazzi Beltrami (assessore Provincia autonoma di Trento), Luigina Di Liegro (assessore Regione Lazio), Mario Sala (consigliere delegato Regione Lombardia), Francesco Dotta (capo di gabinetto Regione Veneto). Il rappresentante della Valle DAosta non ha potuto raggiungere Loreto, ma la Regione formalizzera` ladesione a breve. La firma e` avvenuta nel corso di un incontro, tra i rappresentanti regionali, presso il Centro Giovanni Paolo II di Montorso, nellambito della visita del cardinale di Dziwisz nelle Marche Il progetto e` stato ideato dallo stesso cardinale e registra lappoggio della Conferenza delle regioni e delle province autonome. Nella seduta dello scorso 1 ottobre, il presidente Vasco Errani aveva invitato le Marche a raccordare le Regioni interessate. La Fondazione Giovanni Paolo II per la gioventu` promotrice delliniziativa in Italia - ha richiesto, in questa prima fase, il coinvolgimento delle Regioni depositarie della documentazione legata alla frequenza del Papa nei propri territori, strettamente correlata ai temi che listituendo Centro intende approfondire. La partecipazione al progetto e` aperta a tutte le Regioni italiane. Nella Diocesi di Cracovia la struttura sorgera` nellarea della cava, dove, negli anni 40, Karol Wojtyla fu impegnato dagli occupanti nazisti come minatore. Lidea e` quella di ricordare la figura del Papa, perpetuando i suoi interessi religiosi, spirituali, culturali, sociali e artistici, con particolare attenzione alla tutela delle risorse naturali e alla pace. Il Centro Giovanni Paolo II Non Abbiate Paura (questa la denominazione) sara` costituito da diversi edifici destinati a ospitare giovani, ricercatori, studiosi, operatori pastorali, sociali e culturali. Verranno realizzati spazi di documentazione, biblioteche, emeroteche, filmoteche, servizi di accoglienza e volontariato, aule espositive, per seminari e lettura. Alcune strutture verranno dedicate alla creazione di centri di interesse legati a Giovanni Paolo II, di cui tre di maggiore importanza: studi teologici e filosofici, studi sui giovani e gli incontri europei e mondiali della gioventu`, sulla salvaguardia del creato. Questultimo, in particolare, ospitera` i documenti e le testimonianze della presenza del Santo Padre nei luoghi montani piu` frequentati: Tatra (catena montuosa tra la Polonia e la Slovacchia), Trentino, Dolomiti Venete, Valle DAosta, Abruzzo, oltre ad altre localita` in cui ha avuto contatti diretti con la natura.
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