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28/09/2009

SEMINARIO OPEN - NUOVE OPPORTUNITA' EPR GLI ANZIANI. SPACCA: NON AUTOSUFFICIENZA, TEMA CENTRALE IN OTTICA EUROPEA

Il tema degli anziani non autosufficienti e` centrale nellazione di governo regionale. Occorre pensarlo in una dimensione europea e in unottica di benchmarking, cioe` di costante confronto con lesterno, sia perche` le risorse, sempre piu` necessarie per garantire la qualita` dei servizi, andranno intercettate in ambito europeo, sia perche` internazionalizzare non e` importante solo per leconomia, ma anche per il sociale, in una prospettiva di inclusione, di coesione, di protezione e di sicurezza. Cosi` il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, oggi allAuditorium dellINRCA, aprendo i lavori del seminario dedicato alle nuove opportunita` per anziani: la non autosufficienza nelle politiche pubbliche locali e regionali , secondo di sei seminari che la Regione come capofila di un partenariato internazionale, organizza nellambito del programma OPEN sulle principali materie di inclusione e protezione sociale. Soprattutto sulla non autosufficienza ha proseguito il presidente- la Regione vuole recuperare terreno e mantenere gli impegni presi, lobiettivo e` portare da 50 a 100 minuti il servizio per le RSA ed incrementare ulteriormente i servizi a domicilio. Questo seminario e il programma OPEN ha aggiunto Spacca aprono la mente verso la dimensione europea e la Regione Marche, nonostante i pesanti tagli che il Governo nazionale sta infliggendo al Fondo sociale, dimezzandone la quota (da 1 mld di euro a 500 milioni in due anni), e` ben consapevole che ce` una forte sensibilita` da parte dei cittadini e delle famiglie su tale problema. Una sensibilita` giustamente segnalata da Sindacati e categorie che hanno stimolato la Regione a proteggere coloro che tanto hanno contribuito alla crescita della nostra societa`. Le Marche sono la 7 regione italiana per indice di invecchiamento, attualmente sono 347.962 gli anziani sopra i 65 anni (23% della popolazione ) e 311 gli ultracentenari. Un fenomeno in crescita che portera` la nostra regione ad avere una popolazione ultrasessantacinquenne nel 2051 pari a 518 mila persone, cioe` il 53% della popolazione. Su questi dati stiamo programmando ha spiegato lassessore alla Salute, Almerino Mezzolani- tenendo conto dei rapidi cambiamenti della societa` e dellallentamento delle reti familiari. Abbiamo liberato risorse dal Servizio sanitario per investire sulla non autosufficienza con lintento di integrare le risorse del Sociale, ma ora ci troviamo a far fronte a gravi tagli che mettono a rischio le programmazioni delle Regioni italiane e di conseguenza degli Enti locali. La risposta dovra` venire dalla sinergia tra tutti gli attori, pubblici e privati per affrontare il futuro. Intanto, con un approccio prudenziale e senza false promesse, la Regione sta seguendo percorsi di intesa con i Sindacati per implementare le risorse e coprire il fabbisogno. Stiamo predisponendo in questi giorni un piano finanziario per completare il livello di assistenza socio-sanitaria previsto dalla l.r. 20/02 (100 min. pro die pro capite) che comportera` un ulteriore impegno finanziario di 18 milioni di euro che spalmeremo nei prossimi 4 anni individuando pero` un impegno sostanzioso gia` dal 2010, tra i 5 e i 7 milioni. Ma avremmo bisogno di un quadro nazionale piu` certo per dare migliori risposte in termini di servizi e prestazioni a chi ne ha diritto. Il confronto con altre aree europee e` stato illustrato dal dirigente regionale dei Servizi sociali, Paolo Mannucci. In Inghilterra ad esempio ( partner nel programma OPEN con la regione del West Midlands) a Birmingham, 1 milione di abitanti, di cui il 37% stranieri, il problema anziani da tempo e` stato risolto investendo ingenti risorse in questo settore; ugualmente in Sassonia ( ex Germania dellEst) dove non esiste problema per la non autosufficienza perche` ce` un sistema assicurativo che garantisce 1800 euro al mese alle famiglie che assistono gli anziani e se la famiglia non ce`, strutture pubbliche gratuite. In Aragona (Spagna) esiste come da noi, ma moltiplicato, un problema di frammentarieta` di Comuni (1 milione di abitanti e 800 micro comuni) che non riescono a dialogare e a progettare politiche omogenee. Quindi Mannucci ha sottolineato che nel passato si e` speso poco per gli anziani, in Italia come nelle Marche: il 17% della spesa per 36 mila anziani non autosufficienti e per le disabilita` (11 mila), il 24 %. Ma stiamo comunque recuperando ha detto Mannucci - sono complessivamente 7539 i posti per gli anziani, 3250 posti letto nelle residenze protette garantiti anche da 14 milioni e mezzo aggiunti dalla Sanita`, 379 i centri diurni. Sono stati dati contributi per 36 milioni di euro per 326 strutture, per un investimento complessivo di 146 milioni. Il sociale significa anche occupazione e una ricaduta positiva su tutta leconomia. Nel 2009 aggiunti 2 milioni per lassistenza domiciliare integrata e lassegno di cura per le famiglie. Inoltre sono stati avviati i corsi per le cosiddette badanti ( fenomeno solo italiano) perche` si accreditino in un elenco regionale. Il direttore dellINRCA, Antonio Aprile, evidenziando quanto la longevita` comporti poi fragilita` sotto altri aspetti, ha affermato che esiste non solo un problema finanziario, ma anche di revisionismo culturale del welfare, che nel nostro Paese e` particolarmente fragile perche` addossa sulle famiglie e soprattutto sulle donne, il peso e la responsabilita` dellassistenza agli anziani. Ma paradossalmente ha detto la famiglia non e` protagonista dello sviluppo programmatico degli interventi. Un modello che va ripensato attraverso uneffettiva ed efficace integrazione che non sia sommatoria di interventi, ma reale programmazione socio-sanitaria a cui contribuiscono tutti gli attori. In linea, Giovanni Santarelli dirigente regionale della programmazione sociale e integrazione socio-sanitaria ha rimarcato come per risolvere efficacemente il problema della non autosufficienza occorra superare due grandi questioni: la sostenibilita` finanziaria -e` un sistema che costa tantissimo mentre ci stiamo orientando verso una decrescita di risorse - e una reale integrazione socio-sanitario che renda possibile la qualita` dellofferta, passando dalla teoria alla buona pratica. In tal senso ha spiegato Santarelli - la Regione sta predisponendo anche un piano di intervento sulla non autosufficienza sulla base delle indicazioni nazionali contenute nel decreto del Ministero della Solidarieta` Sociale che stabilisce il riparto del fondo nazionale per la non autosufficienza e che prevede una serie di interventi destinati a garantire idonee condizioni di permanenza in famiglia delle persone non autosufficienti. Questo intervento ha messo in circolo ulteriori 24 milioni di euro trasferiti agli ambiti sociali per avviare sperimentazioni sullassegno di cura e per potenziare i SAD (Servizio di assistenza domiciliare) per gli anziani. (ade)