Aveva un unico punto allordine del giorno, la riunione del Tavolo Interistituzionale della Scuola, convocato per oggi in Regione dallassessore regionale allIstruzione, Stefania Benatti: il taglio dei precari previsto dalla riforma Gelmini. Un numero ancora da definire nel suo quadro complessivo perche` influenzato da notevoli variabili, sia in ordine al tempo di precarizzazione, che agli incarichi annuali che si stanno definendo in questi giorni.
Ma le problematiche sollevate dai componenti del tavolo sono state comunque numerose e strettamente collegate alla riduzione del numero di docenti: dal sovraffollamento delle classi e quindi la sicurezza in aula, allimpossibilita` di garantire insegnanti di sostegno per i disabili, allaumento delle pluriclassi, fino ai corsi serali che non sono stati autorizzati dal Ministero e che potrebbero incidere negativamente anche sullapertura dei nuovi Centri di Educazione per gli Adulti (CEDA) previsti dal Piano di dimensionamento regionale.
Al tavolo oltre alle organizzazioni sindacali CGIL-CISL UIL Snals e Sindacato dei dirigenti scolastici- anche gli assessori provinciali di Ancona , Maurizio Quercetti e il primo incontro con i nuovi assessori provinciali di Pesaro-Urbino, Alessia Morani, di Macerata, Nazareno Agostini e di Fermo, Giuseppe Bondonno. Erano presenti anche la presidente della Prima Commissione consiliare, Adriana Mollaroli e i consiglieri regionali , Rosalba Ortenzi e Antonio DIsidoro.
Non si tratta solo di persone che rischiano di non avere reddito in questo anno- ha affermato lassessore Benatti - ma anche dell impossibilita` di mantenere servizi essenziali e di qualita` sui quali abbiamo da sempre puntato per costruire un sistema scolastico virtuoso. Per le Regioni ha precisato lassessore- e` tecnicamente impossibile sostituirsi allo Stato per sopperire alla carenza delle ore di lavoro, perche` significherebbe unassunzione di fatto. Unipotesi praticabile puo` essere quella dei progetti regionali da finanziare e sui quali impiegare i precari, ma siamo determinati a chiedere al Governo che anche su questa misura metta a disposizione ulteriori risorse . Perche` lo Stato, come datore di lavoro, non puo` scaricare sulle Regioni le proprie responsabilita`.
Un concetto questultimo condiviso da tutti i componenti del Tavolo che hanno ribadito la necessita` di chiedere ulteriori garanzie al Governo, consapevoli che il Fondo Sociale Europeo pone vincoli precisi come fondo per la programmazione e non prevede un utilizzo finalizzato a fronteggiare le emergenze sociali.
Lo faremo nella prossima riunione di mercoledi` a Roma con tutti gli assessori regionali- ha risposto Stefania Benatti - dove affronteremo anche le tematiche relative agli annunciati accordi con le Regioni sulle misure difensive, perche` seguano principi comuni e uniformi su tutto il territorio nazionale, comprese le formazioni delle graduatorie.
A livello locale- ha poi aggiunto lassessore chiederemo un incontro a breve con la Direzione scolastica regionale per studiare le misure sulla progettazione regionale extracurricolare, ma anche per richiedere la possibilita` che gli Uffici territoriali del Ministero mettano a disposizione maggiori risorse per i progetti nelle scuole con le stese finalita` di valorizzazione delle competenze professionali dei docenti precari. Chiediamo, insomma ha concluso - che tutta la societa` civile e le Istituzioni che ruotano intorno alla Scuola diano prova di solidarieta` e di concreta capacita` propositiva in questo difficile momento. (ade)
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