Il Ministro Gelmini ha dichiarato che, mentre altri salgono sui terrazzi, lei si rimbocca le maniche forse per pulire la strage di posti di lavoro che lei stessa ha provocato e che sta falcidiando la scuola italiana. Sembra un po il pianto del coccodrillo
Non nascondendo lo sdegno, ma senza rassegnazione, lassessore regionale allIstruzione, Stefania Benatti, di ritorno da una riunione a Roma con omologhi assessori regionali, e` determinata a non lasciare niente di intentato per contrastare il piano del Governo sui tagli ai docenti le cui conseguenze dice ora colpiscono personalmente i docenti e il personale ATA ( da una stima tra i 500 e i 600 rimarranno senza stipendio) ma dal 16 settembre, ricadranno pesantemente su meta` della popolazione marchigiana. Le famiglie e i ragazzi si accorgeranno, purtroppo solo a loro spese, di quello che sta accadendo, tra tagli, offerta formativa ridotta, aule sovraffollate. Abbiamo segnalato in tempo al Ministro Gelmini prosegue lassessore- con una lettera di marzo scorso, che la situazione, a causa dei tagli, sarebbe stata insostenibile anche nelle Marche dove 1300 occasioni di lavoro saranno perse, tra insegnanti in pensione non sostituiti, mancati incarichi annuali ai precari e tagli effettivi agli organici e al personale ATA. Abbiamo chiesto al Ministro e non solo noi,ma tutte le regioni rappresentate dal presidente Errani, di organizzare un incontro per la vertenza scuola che a questo punto e` aperta di fatto. Ma il Ministro si e` guardata bene dallaccettare e ha saputo fare solo muro, senza costruire un dialogo positivo. Ha saputo invece chiedere aiuto alle Regioni che secondo il Governo dovrebbero mettere a disposizione fondi per trovare soluzioni alternative, ma che per aspetti di legittimita` non possono certamente reclutare personale statale o peggio pagare gli stipendi dei professori o ancora mantenere una sorta di cassa integrazione per la Scuola . Ma mi chiedo: si puo` prima cancellare posti di lavoro e solo dopo pensare alle conseguenze? E poi tutto questo benedetto risparmio di 8 miliardi che il Ministro sbandiera ad ogni occasione, dove sta? Se a pagare saranno altri enti pubblici, se si spostano le spese su rami amministrativi del Paese; se le Regioni dovranno sopportare il peso di questi provvedimenti tampone a scapito di altri servizi essenziali.
La Regione Marche, come sempre piu` spesso sta facendo nelle forme di tutela del lavoro, si sono mosse in anticipo (a maggio scorso) rispetto ad altre regioni italiane spiega la Benatti prevedendo misure di riqualificazione e valorizzazione degli insegnanti che perdono il posto di lavoro, inserendo appunto nel Piano del Lavoro 2009, finanziamenti per 200 mila euro. Risorse che saranno mirate a non far uscire dalla scuola docenti e personale ATA che per la loro competenza possono essere utilizzati per la progettazione extracurriculare che la Regione finanziera`. In tal senso, abbiamo chiesto che questa attivita` sia riconosciuta ai fini del punteggio per la formazione delle graduatorie dei docenti.
Le prossime mosse della Regione spiega lassessore riguardano la richiesta al Governo di avviare specifici ammortizzatori sociali che possano integrarsi con altre misure di agevolazione regionali. Ma- conclude- tutto si dovra` giocare in una partita decisiva con il Ministro, se finalmente vorra` ascoltare gli amministratori regionali. Insieme ad altri colleghi abbiamo chiesto una convocazione straordinaria della commissione Scuola degli assessori regionali per mercoledi` prossimo e chiederemo una trattativa unitaria sugli ammortizzatori sociali perche` vi siano accordi omogenei per tutto il territorio nazionale. (ade)
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