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07/08/2009

ANDREA VICI, ARCHITETTO DEL PAPA: PROGETTO CULTURALE VIVO

Un prestigioso Atlante delle opere del poliedrico architetto arceviese Andrea Vici, una mostra e un ricco catalogo per celebrare i duecento anni dalla morte. E questa la prima tappa, nellambito del Sistema Museo Diffuso di un percorso di celebrazioni ufficiali per una valorizzazione diffusa della personalita`, definita prorompente, di questo dimenticato personaggio marchigiano. Nellimpegno della Regione Marche ce` stato, fin dallinizio, il progetto di recuperare in modo significativo la memoria storica marchigiana. Percio` riscopriamo Andrea Vici, altro illustre figlio della nostra terra. Una figura storica, artista e personaggio illustre per tutta la comunita` marchigiana che testimonia come si puo` essere grandi anche provenendo da una piccola frazione di Arcevia aveva detto il Presidente Gian Mario Spacca nel presentare il progetto Andrea Vici, architetto e ingegnere idraulico dello Stato pontificio curato dallarch. Maria Luisa Polichetti. Un itinerario turistico e culturale che come illustrato poi dallassessore alla Cultura Vittoriano Solazzi non si esaurisce con questa pubblicazione ma prevede mostre e conferenze tematiche in Arcevia e Offagna, a Roma, Terni e in molti altri borghi delle province di Ancona e Macerata che furono teatro dellopera di Vici a cui il Comitato tecnico scientifico coordinato da Maria Luisa Polichetti con il presidente del comitato promotore Andrea Verdini, hanno dedicato sezioni di ricerca storica e architettonica di notevole interesse, sia per la documentazione messa a disposizione dagli eredi, le famiglie Busiri Vici e Folchi Vici di Arcevia, sia per lindubbio potenziale storiografico lasciato ai giovani ricercatori per ampliare e continuare il lavoro di ricerca e riscoperta di questo grande artista marchigiano. Andrea Vici fu allievo di Vanvitelli (collaboro` niente meno che al disegno della Reggia di Caserta) e giace sepolto vicino a lui a S. Maria in Vallicella. Grazie allideazione e realizzazione del canale Pio della celebre cascata delle Marmore che libera la Valnerina dalle periodiche inondazioni, fu nominato Primo ingegnere della Congregazione delle Acque. Fu poi Architetto della Rev.ma Fabbrica di San Pietro. La realizzazione artistica e architettonica di tantissime chiese come illustrato sul suo Atlante delle opere lo erge meritatamente ad architetto del Papa per aver lasciato una indelebile impronta del suo talento in gran parte dello Stato pontificio a cavallo fra il Sette e Ottocento.