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05/08/2009

CONSORZIO UNICO DI BONIFICA E IRRIGAZIONE DELLE MARCHE, PRESENTATA LA PROPOSTA DI LEGGE

Si va verso la costituzione del Consorzio unico di bonifica e irrigazione delle Marche. La Giunta ha infatti presentato la proposta di legge regionale sul riordino delle attivita` di bonifica, di miglioramento fondiario e di irrigazione che prevede la fusione dei 3 consorzi esistenti finora: quello dei fiumi Foglia, Metauro e Cesano, quello del Musone, Potenza, Chienti, Asola e Alto Nera, e quello dellAso, del Tenna e del Tronto. Lobiettivo spiega il vice presidente e assessore regionale allAgricoltura, Paolo Petrini e` quello di razionalizzare lorganizzazione consortile, per una migliore gestione e per ottenere risparmi di spesa. Lorganizzazione in Consorzio unico regionale assicura un giusto equilibrio tra efficienza di gestione e rappresentativita` delle realta` locali, nonche` una diminuzione dei costi, in quanto il numero dei membri del Consiglio aventi diritto a compensi e` limitato a due. Il Consorzio sara` un ente pubblico economico di natura associativa dotato di autonomia funzionale e contabile, che opera secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicita` ed e` soggetto alla vigilanza della Regione. E composto da 24 membri, di cui 18 eletti tra i consorziati dallassemblea, 5 nominati in rappresentanza delle Province e 1 in rappresentanza della Regione. E prevista inoltre la figura di un commissario straordinario che, oltre a garantire loperativita` del nuovo Consorzio, avra` il compito di indire le elezioni dei nuovi organi, che sono, appunto, lassemblea, il consiglio, la giunta, il presidente e il revisore unico. La proposta di legge continua Petrini si e` resa necessaria per adeguare il testo normativo vigente alle nuove disposizioni in materia ambientale e di difesa del suolo e consentira` di avere un testo unico della normativa in materia di bonifica, irrigazione e difesa del suolo. Dopo 25 anni la Regione propone una normativa quadro di riferimento per tutti gli enti che, ai diversi livelli, operano per lo sviluppo, la tutela e la valorizzazione delle produzioni agricole. Il testo tiene conto dei criteri per il riordino dei Consorzi di bonifica definiti con lintesa in sede di conferenza permanente Stato - Regioni e specifica, inoltre, lambito territoriale dei comprensori di bonifica, che costituiscono unita` omogenee sotto il profilo idrografico e funzionali in rapporto alle esigenze di coordinamento e di organicita` dellattivita` di bonifica. I comprensori saranno 5: quello dei fiumi Foglia, Metauro e Cesano, quello del Musone, Potenza, Chienti, Asola e Alto Nera, quello del Tenna, quello dellAso e quello del Tronto. Relativamente agli altri soggetti gestori della bonifica, sono confermate le funzioni delegate alle Province in materia di bonifica e quelle delegate alle stesse Province e Comuni in materia di difesa del suolo ma e` proposto un quadro generale di riferimento per lattivita` di programmazione, pianificazione, progettazione, realizzazione e manutenzione delle opere, entro il quale al Consorzio spetta la partecipazione allattivita` di bonifica e di difesa del suolo per la parte privatistica, compresa la manutenzione e la vigilanza. Tutti gli interventi devono essere improntati al rispetto delle disposizioni in materia paesaggistica e ambientale, edilizia, di difesa del suolo e di protezione civile, nonche` conforme agli strumenti di programmazione e pianificazione ai vari livelli, compresi i piani di bonifica provinciali e gli strumenti urbanistici comunali. Parallelamente a questo intervento di carattere normativo conclude Petrini - la Regione Marche ha scelto di destinare importanti risorse provenienti dalla Comunita` europea nella modernizzazione della rete irrigua; questo consentira` una ulteriore economia per quel che riguarda i costi di gestione. (s.g.)