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30/07/2009

REGIONE E CUPLA FIRMANO IL PROTOCOLLO PER LE POLITICHE SOCIALI –

E stato sottoscritto questa mattina tra la Regione e il Cupla Marche(Coordinamento Unitario dei pensionati del lavoro autonomo, che rappresenta le associazioni regionali di CNA, Confartigianato, Casartigiani, Coldiretti, CIA, Confagricoltura, Confcommercio, Confesercenti) il Protocollo regionale sulla attuazione degli indirizzi programmatici nel settore delle politiche sociali e socio-sanitarie. Coesione, sicurezza sociale e longevita` attiva - ha sottolineato il presidente della Regione, Gian Mario Spacca sono impegni essenziali del programma di governo che trovano piena attuazione con i progetti del Piano sociale e di quello sanitario. Tali priorita` oggi vengono ulteriormente rafforzate da questo protocollo sottoscritto anche con le organizzazioni del lavoro autonomo, in modo particolare per la tutela dei diritti fondamentali dei nostri anziani. Investiamo anche sulla longevita` attiva, perche` lanziano e` una ricorsa della comunita`. In queste direzioni va il Protocollo, cosi` come il progetto di Agenzia-rete nazionale per la terza eta`, punto di riferimento per quanto riguarda la ricerca e la cura per le patologie e la qualita` della vita della terza e quarta eta`. Come coordinatore del CUPLA Marche - afferma Riccardo Ruggeri - sottolineo limportanza di questo accordo che offre una opportunita` significativa di collaborazione tra la Regione e le 8 organizzazioni regionali del ceto medio produttivo. Partiamo da qui per un confronto che sara` continuo su tutte le questioni che riguardano le politiche regionali socio-sanitare, con particolare riferimento agli anziani ed ai progetti per la non autosufficienza. In particolare ha dichiarato lassessore alla sanita` Almerino Mezzolani - la Regione sta lavorando da tempo, in virtu` del fatto che le Marche hanno il primato della speranza di vita, alla costruzione di un sistema di welfare moderno ed avanzato per i nostri anziani. Vogliamo potenziare una rete diffusa nel territorio di sostegno e protezione delle famiglie e per questo abbiamo bisogno anche della collaborazione delle associazioni, degli enti, delle forze sociali e dei sindacati di categoria. SCHEDA SUL PROTOCOLLO DINTESA Quattro gli articoli del documento. Nel primo la Regione e i Cupla in base alle loro competenze si impegnano al rafforzamento istituzionale dellambito territoriale sociale aggregazione intercomunale capace di rendere effettive le decisioni del Comitato dei sindaci e di promuovere forme integrate di gestione dei servizi alla persona. Nel secondo articolo la Regione si impegna a ridefinire il quadro complessivo del rapporto tra istituzioni pubbliche e non profit con criteri inerenti la sussidiarieta`. Il Cupla si impegna ad azioni coerenti nei confronti delle stazioni appaltanti e del sistema delle imprese. Il confronto tra le parti viene allargato al tavolo con le centrali cooperative gia` attivo presso la Regione Marche. Il terzo articolo riguarda la garanzia di un accesso equo alla rete dei servizi da parte di tutti i cittadini marchigiani attraverso specifici atti di indirizzo emanati dalla regione e sostenuti dal Cupla. Lultima questione, nel quarto articolo, riguarda le politiche per anziani non autosufficienti per le quali la Regione ha istituito unapposita cabina di regia deputata alla ridefinizione delle regole e alla individuazione di un processo tecnico e finanziario di riqualificazione dellofferta dei servizi. A tale proposito le Regione Marche si impegna a riportare al confronto con le organizzazioni sindacali firmatarie dellaccordo la documentazione prodotta dal gruppo di progetto sulla non autosufficienza della cabina di regia per lintegrazione socio-sanitaria. In relazione ai contenuti del decreto di riparto del fondo nazionale per la non autosufficienza si confermano infine i criteri individuati dallo stesso nel senso di risorse aggiuntive per il sistema dei servizi in favore della non autosufficienza. La Regione ha istituito il Fondo regionale per la non autosufficienza prevedendo risorse, anche di fonte europea, per lestensione dei livelli assistenziali nelle residenze protette, per lassistenza domiciliare, per la riqualificazione delle strutture residenziali per anziani : Viene anche avviato un tavolo negoziale con le parti relativo alla redazione di appositi piani di intervento. Si avvia inoltre un confronto permanente tra i sottoscrittori, che sara` garantito anche a livello territoriale (ambiti sociali, Comitati dei Sindaci, Comuni, Province) al fine di consentire una verifica costante sugli stati di avanzamento e di applicazione dellaccordo stesso e Analoga procedura verra` applicata anche per lattuazione del Piano sociale 2008/2010 con cadenza semestrale.