Arginare il fenomeno dello sfruttamento, della violenza, della tratta di esseri umani: e` quanto prevedono i programmi di assistenza e integrazione sociale delle vittime a cui la giunta regionale ha aderito con la delibera approvata nel corso dellultima seduta, che prevede anche il sostegno finanziario ai progetti delle Associazioni. Il cofinanziamento e` di 42.500 euro da ripartire per il 2009 tra quelle operanti nelle Marche accreditate dal Ministero e ammesse al finanziamento statale.
La tratta di esseri umani e la riduzione in schiavitu` rappresentano una gravissima violazione dei fondamentali diritti umani commenta lassessore ai Servizi Sociali, Marco Amagliani riconosciuta dalla normativa nazionale, europea e internazionale. Un fenomeno sommerso che purtroppo e` sempre piu` capillarmente diffuso nel territorio e chiama in campo le responsabilita` delle istituzioni.
Gli interventi sono di tipo preventivo e i servizi finalizzati al recupero e al reinserimento sociale delle vittime della tratta e dello sfruttamento legato al mondo della prostituzione che sono soprattutto donne straniere, anche minorenni. Si opera attraverso il lavoro delle unita` di strada, degli sportelli di segretariato sociale, di programmi di assistenza e integrazione, di formazione e inserimento nel mondo del lavoro. Un lavoro di rete tra enti pubblici, servizi sociali, organizzazioni no profit e forze dellordine per contrastare le organizzazioni criminali.
In linea con le disposizioni del Testo Unico in materia di immigrazione.
La convenzione tra le parti firmatarie pone tra gli obiettivi la riduzione del disagio e il sostegno allinclusione sociale; la tutela dei diritti e linserimento socio lavorativo; la collaborazione con le forze dellordine e lautorita` giudiziaria e la promozione della collaborazione delle comunita` locali per laccoglienza. Tra gli impegni, servizi di primo contatto (unita` mobili) e di bassa soglia (i cosiddetti Drop In Centers) di informazione, consulenza e orientamento sul piano sanitario, psicologico, giuridico, sociale e per lavvio dei programmi di assistenza rivolti alle vittime; inserimento nelle strutture di accoglienza; lattivazione di iniziative di informazione e sensibilizzazione dellopinione pubblica sullo sfruttamento.
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