Nessun ospedale verra` chiuso prima della realizzazione delle nuove strutture sanitarie. Lo precisa lassessore al bilancio Pietro Marcolini per fare chiarezza in merito ad alcune notizie e dichiarazioni diffuse in questi giorni dai quotidiani locali dopo lapprovazione dellassestamento di bilancio.
Lart.35 dellassestamento disciplina infatti lalienazione dei beni immobili delle aziende sanitarie e dellInrca. Nel provvedimento sono indicati beni che nel corso dei prossimi anni in base al programma degli investimenti della Regione non saranno piu` utili: il vecchio ospedale di Jesi, il Poliambulatorio di Ancona, lospedale di Fermo, il Lancisi, il Salesi, lospedale della Montagnola di Ancona, lex Ospedaletto dei bambini di Fano, lospedale di San Benvenuto e Rocco di Osimo. Il ricavato dellalienazione e` destinato alla copertura del fondo regionale per il finanziamento del servizio sanitario regionale.
Le alienazioni spiega ancora Marcolini rientrano nel piano degli investimenti della Regione che prevede tre fasi: la prima con risorse per 110 milioni di euro di cui 20 milioni regionali, la seconda a medio termine per 240 milioni di euro, la terza a lungo termine per oltre 500 milioni di euro. Confrontando il piano delle alienazioni con quello degli investimenti e` garantito che nessuna delle realta` coinvolte ricevera` minori risorse rispetto a quanto avranno concesso. Soprattutto, mi sembra del tutto ovvio ma lo ripeto per sicurezza a chi avesse ancora dubbi, nessuna comunita` durante la realizzazione dei nuovi investimenti conoscera` linterruzione dei servizi sanitari. Lunica struttura vuota attualmente e` il Lancisi. Nei giorni scorsi sono ripresi i contatti con il Comune di Ancona per aggiornare il quadro urbanistico- territoriale della citta`. Per il Lancisi viene confermato laccordo gia` stipulato circa la clausola sociale che prevede che una quota dei nuovi edifici che sorgeranno nellarea dovra` essere destinata ad alloggi per giovani coppie e in affitto per le categorie fragili.
Entro 30 giorni dallentrata in vigore della legge di assestamento di bilancio le aziende sanitarie coinvolte dovranno avviare le procedure di vendita ed iscrivere nel proprio bilancio, a titolo di anticipazione del ricavato delle alienazioni, il corrispondente debito verso lamministrazione regionale pari al valore residuo contabile dei beni immobili.
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