Si chiama NATURA 2000 la Rete Ecologica Europea che rappresenta il piu` importante progetto di conservazione per la natura e la tutela della biodiversita` che interessa lintero territorio dellUnione Europea.
E ormai accertata e condivisa la relazione esistente tra la conservazione della biodiversita` e il benessere delluomo per gli indubbi benefici che ricaviamo dai servizi resi dagli ecosistemi naturali. Conservare la Natura consente infatti di mantenere lequilibrio climatico del pianeta, assicura la disponibilita` di cibo e acqua potabile, fornisce principi attivi per farmaci ed e` fondamento per le nostre attivita` ricreative ed ispirazione per larte, la musica e la poesia. La qualita` della nostra vita non sarebbe la stessa senza orsi, coccinelle, civette, rospi, lupi, camosci e gli ambienti naturali dove vivono.
Per lAssessore regionale allAmbiente, Marco Amagliani, la rete dei 109 siti di NATURA 2000, insieme alle 11 aree protette tra Parchi e Riserve Naturali, rappresenta il piu` importante progetto per la conservazione della Natura nelle Marche, come per tutta Europa. Queste aree naturali protette rappresentano i nodi principali della Rete Ecologica Regionale in fase di realizzazione, la Regione Marche conferma in questo modo il suo impegno per la conservazione della Natura.
Per Stefano Leoni, Presidente Nazionale del WWF Italia, la Regione Marche ha gia` fatto sicuramente molto per concretizzare la Rete Natura 2000, serve pero` oggi un impegno ancora maggiore se vogliamo contrastare in modo efficace la perdita di biodiversita` a livello regionale, nazionale ed europeo. Alla vigilia del 2010, Anno Internazionale della Biodiversita`, WWF e LIPU chiedono alle Marche, come alle altre Regioni e al Governo nazionale, maggiori risorse economiche per assicurare piu` personale qualificato, piu` ricerca scientifica, piu` monitoraggio, piu` vigilanza, piu` progetti sul campo per la conservazione e la valorizzazione sostenibile dellimmenso patrimonio naturale ricompreso oggi nella Rete Ecologica Europea NATURA 2000.
In Italia la Rete NATURA 2000 e` costituita da 2.872 aree, di cui 109 ricadono in territorio marchigiano. Lo scopo fondamentale di questa diffusa Rete di aree protette e` proprio la conservazione degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatica, ai fini della salvaguardia della biodiversita`, tramite lindividuazione e la gestione di una serie di siti: le Zone di Protezione Speciale (ZPS), previste dalla Direttiva Uccelli, e le Zone Speciali di conservazione (ZSC) previste dalla Direttiva Habitat.
In Italia si contano 2283 SIC (Siti di Interesse Comunitario) e di 589 ZPS (Zone di Protezione Speciale) che coprono circa il 19% del territorio nazionale, nelle Marche sono presenti 80 SIC e 29 ZPS, per una superficie complessiva di 136.888 ha, tenuto conto delle superfici condivise da SIC e da ZPS, pari al 14% della superficie regionale.
Delle 109 aree individuate 11 sono localizzate sulla costa, 17 in ambito collinare e le rimanenti 81 nellarea montana.
Nella Rete marchigiana sono stati censiti 51 Habitat di cui 13 sono considerati prioritari dallUnione Europea per la conservazione della biodiversita` nellintero continente. La rete si connette ed in parte si sovrappone alle 11 Aree Protette (Parchi e Riserve Naturali) istituite nelle Marche, per un totale di 88.759 ha circa, il rapporto tra la superficie dei siti Natura 2000 rispetto a quella della aree protette e` leggermente superiore al 50% circa.
Mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente gli habitat e le specie animali e vegetali presenti nella Rete NATURA 2000 e` un obbligo per tutti i 27 Paesi dellUnione Europea e per tutte le Regioni italiane, a cui lo Stato ha delegato la gestione dei siti.
NATURA 2000 rappresenta pero` anche una grande opportunita` di sviluppo economico e sociale per i territori interessati dalla presenza dei suoi siti, che hanno priorita` nellaccesso ai fondi che lUnione Europea destina allagricoltura, attraverso i Programmi di Sviluppo Rurale, e al turismo, attraverso i Fondi Strutturali dei POR 2007 2013 (il Programma Operativo Regionale per lo sviluppo economico e la competitivita` dei territori). Verificare lo stato di attuazione di Rete NATURA 2000 per una Regione e` pertanto fondamentale per evitare procedure dinfrazione con una sostanziale riduzione dei contributi che lUnione Europea assicura per lo sviluppo economico regionale.
Per questo si sono riuniti oggi presso la Sala Raffaello della Regione Marche, su iniziativa dellAssessorato Ambiente, WWF e LIPU, i soggetti gestori dei siti Natura 2000 marchigiani (Enti Parco, Province, Comunita` Montane) insieme al mondo accademico per un primo bilancio sullo stato di attuazione della Rete Ecologica Europea. Accanto ad alcune importanti azioni avviate dalla Regione Marche, tra cui lindividuazione di tutti i 109 siti oggi censiti e cartografati con le informazioni rese disponibili a tutti gli interessati sulle pagine del sito WEB dellAssessorato Ambiente e la realizzazione di studi ed indagini condotte dalle Universita` marchigiane per il monitoraggio dei territori interessati, sono emerse anche significative lacune e ritardi che WWF e LIPU auspicano possano essere recuperate rapidamente. Ad oggi infatti su 109 siti solo 28 hanno un piano di gestione redatto, nessuno dei quali risulta pero` essere ancora ufficialmente adottato e pertanto vigente. Solo in 21 siti pilota e` stato avviato un monitoraggio degli habitat e delle specie, non e` prevista al momento nessuna regolamentazione delleventuale prelievo di specie animali e vegetali, non viene regolamentata leventuale reintroduzione di specie locali e/o lintroduzione di specie non locali. In diverse aree inoltre sono proposti progetti che rischiano di compromettere la conservazione del patrimonio naturale presente, spesso a causa di valutazioni tecniche dei progetti non adeguatamente approfondite. Tra le principali minacce segnalate dal WWF e dalla LIPU durante lincontro la realizzazione di un radar meteorologico da parte della Protezione Civile nel Comune di Sarnano, in localita` Punta del Ragnolo identificata come area SIC e ZPS nella Rete NATURA 2000 e la realizzazione non pianificata e controllata di impianti eolici ai confini con il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Tra le azioni positive intraprese dalla Regione Marche si deve segnalare lattivazione della misura del PSR per le indennita` NATURA 2000 che permettono di compensare gli agricoltori per i maggiori costi e i mancati redditi derivanti dallapplicazione delle misure di conservazione dei siti Natura 2000. La Regione Marche e` una della 4 Regioni ad aver attivato questa misura, insieme al Lazio, Friuli Venezia Giulia e Veneto, con uno stanziamento di 4.550.000 euro per il periodo 2007 2013. Analoga misura e` stata attivata dalle Marche, insieme al Lazio, per le aree forestali.
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