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10/07/2009

AMAGLIANI RIBADISCE IL SUO NO AL NUCLEARE

Rimane ferma la posizione dellassessore regionale allAmbiente, Marco Amagliani, sul fronte del no al nucleare dopo che il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge sullo sviluppo con il conseguente ritorno all'energia nucleare. Da sempre ha sottolineato Amagliani in una nota - sostengo che il mio rifiuto al nucleare non e` dovuto ad un preconcetto, bensi` ad unattenta analisi costi-benefici. Luranio, risorsa scarsissima nel nostro Pianeta e presente in pochi paesi del mondo, sara` esaurito nel giro di 20 anni. Il tempo presunto che servira` allItalia per costruire le centrali individuate dal governo. Per non parlare dei costi elevatissimi che dovra` sostenere la collettivita` per la realizzazione di nuovi insediamenti, con impianti che saranno tecnologicamente obsoleti nel momento della loro messa in funzione. E quanto e come smaltire le enormi quantita` di scorie radioattive che sarebbero prodotte dal ciclo energetico? La loro drammatica pericolosita` ambientale e per la salute umana, data dalla durata praticamente infinita della radioattivita`, e` incredibilmente taciuta o, peggio, negata dal governo. Le centrali hanno, inoltre, bisogno di quantita` enormi di acqua. Cio` significa che andrebbero costruite sulle coste o in prossimita` dei fiumi piu` grandi. Il Nucleare, come detto piu` volte prosegue lAssessore - e` una scelta anti-economica, pericolosa e anacronistica. Il Governo nazionale ostacola, invece di incentivare le fonti alternative, promuovendo il nucleare a scapito degli impianti che utilizzano le fonti rinnovabili. La politica energetica del Governo regionale e` e rimane ben diversa da quella nazionale. Il Piano Energetico Ambientale Regionale, approvato gia` quattro anni fa, sta dando risultati oltre le aspettative. I tre grandi assi strategici stabiliti nel PEAR, risparmio energetico, fonti rinnovabili e produzione distribuita sul territorio, sono quelli che ora permettono di ridurre il deficit elettrico regionale, creare nuovi investimenti, nuovi posti di lavoro e, non meno importante, permettono di evitare limmissione in atmosfera di migliaia di tonnellate di gas responsabili del surriscaldamento del pianeta. Questo, sicuramente, e` il frutto di una politica lungimirante che risponde alla necessaria richiesta denergia, tutelando la salute della propria comunita` e salvaguardando il proprio territorio. (a.f.)