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06/07/2009

LA GIUNTA APPROVA IL NUOVO CALENDARIO VENATORIO. PETRINI: FRUTTO DI UN CONFRONTO CHE HA DATO ATTENZIONE A TUTTE LE COMPONENTI. ESTESA LA CACCIA AL CINGHIALE

Anno dopo anno ci avviciniamo ad una progressiva stabilizzazione del calendario venatorio, in termini di giornate e specie cacciabili. Credo che questo sia il frutto di un confronto dove, in maniera sempre piu` precisa,emergono possibilita`, vincoli e opportunita` a cui tutte le componenti, da quella venatoria a quella agricola, a quella ambientale, devono fare attenzione. Questanno ce` una novita` importante da segnalare:la caccia al cinghiale e` stata estesa a tre giorni prima dellapertura e a tre giorni dopo la chiusura, per prevenire il rischio di ulteriori danni alle colture agricole in quel periodo. La prossima settimana completeremo il quadro con la delibera sulla deroga allo storno. E il commento del vicepresidente della giunta regionale e assessore alla Caccia, Paolo Petrini sul nuovo calendario venatorio, approvato oggi nella consueta seduta settimanale. La stagione di caccia 2009-2010 prevede una pre-apertura il 2 settembre per alcune specie di selvaggina, mentre lapertura ufficiale e` fissata al 20 settembre per chiudersi poi il 31 gennaio. Dal 18 ottobre fino al 17 gennaio si potra` abbattere il cinghiale, la cui caccia e` regolamentata dalla Provincia che individua le zone sulla base della presumibile consistenza e delle condizioni di danno arrecate dallanimale. Si potranno scegliere tre giorni su cinque consentiti, con un anticipo di caccia al mercoledi` 27 settembre, domenica 30 e sabato 3 ottobre. Poi a gennaio, sara` consentita la caccia il 20, il 24 e il 30. Le specie stanziali, come lepre, fagiano, starna e coturnice, si potranno cacciare solo il mercoledi`, sabato e domenica. Unulteriore novita` riguarda la caccia da appostamento alla selvaggina migratoria ( dal 1 ottobre al 30 novembre, per altri due giorni a settimana, esclusi martedi` e venerdi`) che sara` consentita anche in pre apertura (2-5-6 settembre) con lobbligo di realizzare ripari temporanei solo con materiale artificiale, raggiungendo la postazione con larma scarica e occupandola non prima di dodici ore dallinizio dellattivita` venatoria. Ecco in dettaglio le date e le specie cacciabili: a) dal 2 settembre al 16 dicembre: tortora; b) dal 2 settembre al 31 dicembre:merlo; c) dal 2 settembre al 31 gennaio:colombaccio; d) dal 2 settembre al 14 gennaio:marzaiola, mestolone, codone, ghiandaia, gazza, cornacchia grigia; e) dal 20 settembre al 6 dicembre:lepre comune, coniglio selvatico, pernice rossa, starna, fagiano; f) dal 20 settembre al 31 dicembre:allodola, quaglia;g) dal 20 settembre al 31 gennaio:volpe, cesena, tordo bottaccio, tordo sassello, germano reale, folaga, alzavola, canapiglia, fischione, moriglione, moretta, pavoncella, beccaccino, gallinella d'acqua, porciglione, frullino, combattente; h) dal 18 ottobre al 17 gennaio: cinghiale; g) dal 4 ottobre al 22 novembre:coturnice. i) dal 4 ottobre al 31 gennaio:beccaccia. Le specie di selvaggina sopra elencate sono cacciabili: settembre: mercoledi` 2 sabato 5 domenica 6 domenica 20mercoledi` 23- sabato 26 domenica 27 mercoledi` 30; dall 1 ottobre al 31 gennaio: tre giorni a scelta,esclusi martedi` e venerdi`, fermo restando che il prelievo delle specie lepre, fagiano, starna e coturnice e` consentito mercoledi`, sabato e domenica. La quantita` di capi abbattibili (complessivamente 20 per le specie elencate e 15 se non presenti nellelenco) e` articolata sulla base della caratteristica di selvaggina stanziale o migratoria. Per la prima: 1) lepre e coturnice - n. 1 capo, complessivamente 8; tale limite non si applica nelle Aziende Faunistiche Venatorie; 2) fagiano e starna: 2 capi non cumulabili con lepre e coturnice; 3) cinghiale: 1 capo; le specie elencate ai punti 1 e 2 sono abbattibili nel numero massimo di due capi di cui una sola lepre e una sola coturnice. Per la selvaggina migratoria: 1) quaglie e tortore - n. 10 capi complessivi; 2) tordi, merli e cesene - n. 15 capi complessivi; 3) trampolieri e palmipedi - n. 8 capi complessivi; 4) colombacci - n. 6 capi; 5) beccacce - n. 3 capi.(ade)