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19/06/2009

IL MINISTRO TAGLIA 565 MILA EURO PER IL SOSTEGNO ALLE SPESE DI ISTRUZIONE DELLE FAMIGLIE NON ABBIENTI.BENATTI: PROVVEDIMENTO ODIOSO, COLPISCE CHI NON ARRIVA A FINE MESE

Un provvedimento odioso. Non ci sono altre definizioni, anche perche` ce` da rimanere esterrefatti di fronte allennesima operazione del ministro allIstruzione, ai limiti dello sciacallaggio. Cosi` lassessore regionale allIstruzione e Diritto allo Studio, Stefania Benatti, critica duramente il provvedimento ministeriale con il quale vengono decurtate notevoli risorse destinate alla spesa di istruzione (borse di studio) a favore degli alunni di famiglie non abbienti. In pratica, a livello nazionale sono state ridotte da circa 155 milioni a 119 milioni e mezzo, le risorse disponibili per il prossimo anno scolastico, ben piu` di 35 milioni di euro allanno ridotti dai trasferimenti alle casse regionali. Con latto di riparto tra le Regioni, alle Marche andranno quindi assegnati 565.329 mila euro in meno, cifra che equivaleva a sostenere circa 5000 famiglie marchigiane, ¼ di quelle che ne hanno beneficiato nel 2008-2009, pari cioe` a 20 mila alunni. Una riduzione generalizzata, percio`, del 22% su cifre gia` basse per effetto degli adeguamenti Istat dello scorso anno. Le Marche, infatti, avevano visto assegnarsi cifre piu` basse perche` lindice di poverta` era rimasto stabile al 14%, mentre in altre regioni italiane, come la Lombardia, era salito. E esasperante prosegue Stefania Benatti- dover constatare come ogni giorno si voglia erodere, non solo la qualita` delleducazione scolastica, ma i diritti allo studio e allequita` sociale nella Scuola. Questa volta si e` fatto di piu`, se era possibile, si e` toccato addirittura il fondo (del barile) andando a ridurre le risorse che servono a sostenere famiglie in difficolta` finanziarie. E assurdo, fuori da ogni logica di governo, in un momento di crisi come questo, togliere sostegni a chi gia` non ce la fa ad arrivare a fine mese. E parliamo, per intenderci, di famiglie con un reddito annuo di 15.493 euro. Non si discute, allora, tanto la scelta di dove poi queste risorse verranno riallocate concorsi per assumere docenti nelle Universita`- quanto da dove vengono presi tali fondi. Mi chiedo: non cera altro serbatoio da cui attingere? E questo vogliamo ancora chiamarlo diritto allo studio? e poi ci lamentiamo dellaumento dellabbandono scolastico. Pensate solo cosa puo` significare questa riduzione nelle aree piu` difficili del Paese, dove i dirigenti scolastici sono costretti ad andare a prendere a casa i ragazzi per far frequentare le lezioni, con le famiglie che non si possono permettere le spese di trasporto. Abbiamo gia` segnalato la questione al Coordinamento degli assessori regionali - conclude lassessore e chiedero` che ci sia una mobilitazione e una forte protesta, perche` se lUniversita` chiede legittimamente qualita` di studio e ricerca, e` anche vero che allUniversita` ci deve poter arrivare qualunque alunno, ma certo Maria Stella Gelmini non e` di questo parere. ( ade)