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18/06/2009

ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI, IN ARRIVO 24 MILIONI DI CONTRIBUTI

La Giunta regionale ha approvato le modalita` di indirizzo e i criteri di riparto del Fondo per le non autosufficienze e del Fondo finalizzato alla permanenza o al ritorno in famiglia delle persone non autosufficienti. I finanziamenti, messi a disposizione dal ministero del lavoro, salute e politiche sociali e dal ministero per la famiglia, ammontano a 24.171.512,60 euro per il triennio 2007-2009, ai quali vanno aggiunti 660.000 euro trasferiti alle Province per la formazione delle badanti. Gli interventi consistono nellavvio sperimentale degli assegni di cura per le famiglie che svolgono funzioni assistenziali senza aiuti esterni o che si avvalgono di un assistente domiciliare privato regolarmente contrattualizzato e nel potenziamento dei Servizi di assistenza domiciliare (Sad) gestiti dai Comuni o dagli Ambiti territoriali sociali. In entrambi i casi, la spesa prevista e` di almeno il 30 per cento dellimporto complessivo messo a disposizione degli Ambiti territoriali. Il provvedimento - precisa Marco Amagliani, assessore regionale alle Politiche sociali punta a riqualificare lofferta dei servizi, favorire la permanenza o il ritorno delle persone anziane parzialmente o totalmente non autosufficienti e a potenziare i servizi di assistenza domiciliare gestiti dai Comuni o dagli Ambiti territoriali sociali. Assegno di cura per gli ultrasessantacinquenni. Il contributo e` di 200 euro mensili. Per ottenerlo, la persona anziana assistita deve risiedere nelle Marche, avere compiuto i 65 anni di eta`, essere non autosufficiente con uninvalidita` del 100 per cento, usufruire dellassegno di accompagnamento e di assistenza domiciliare, previa verifica dellassistente sociale dellAmbito territoriale di riferimento e dellorganismo tecnico-professionale deputati alla valutazione del bisogno assistenziale socio-sanitario. Possono usufruire del contributo le famiglie che accolgono lanziano nel proprio nucleo e le persone che, in caso di incapacita` temporanea o permanente dellanziano, provvedono alla sua tutela. Il contributo, novita` assoluta per le Marche, non e` un vitalizio - spiega Amagliani - ma un aiuto personalizzato e momentaneo riservato alle famiglie piu` bisognose, finalizzato al mantenimento della persona anziana non autosufficiente nel proprio contesto di vita e di relazioni affettive. Per accedervi, il reddito massimo, calcolato in base allIsee, Indicatore di situazione economica equivalente, e` di 11 mila euro in caso di anziano non autosufficiente solo, e di 25.000 euro in caso di anziano non autosufficiente che risiede presso il nucleo familiare. Lassegno e` sospeso nel caso di ricovero dellanziano in una struttura residenziale. Le domande vanno presentate sulla base di quanto riportato nellavviso pubblico predisposto dal coordinatore dellAmbito territoriale, entro una data che verra` precisata nelle prossime settimane, al Punto unico di accesso dellAmbito territoriale sociale del Distretto sanitario di appartenenza. Al termine della fase istruttoria, verra` stilata una graduatoria, da aggiornare annualmente. Potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare. Anche in questo caso - rileva Amagliani - lo scopo e` favorire la permanenza dellanziano non autosufficiente nel proprio ambito familiare e sociale, riducendo il rischio di ricovero in strutture sanitarie, case di riposo e residenze protette. A tale fine, ciascuno dei 24 Ambiti territoriali sociali dovra` predisporre un progetto di utilizzo della quota parte dei fondi destinati al potenziamento dei Servizi di assistenza domiciliare (Sad) per gli anziani non autosufficienti. Nel progetto dovranno essere indicati le percentuali di incremento dellofferta assistenziale da conseguire nellarco del triennio, il numero degli anziani e la quota di personale in piu` e i percorsi di miglioramento qualitativo del Servizio. Prevista anche ladozione di ununica carta dei servizi e di un unica modalita` di organizzazione delle liste di attesa. Verifiche e valutazioni. Un tavolo regionale, composto dai soggetti firmatari del protocollo di attuazione degli indirizzi programmatici nel settore delle politiche sociali e socio-sanitarie sottoscritto il 4 giugno 2008 dalla Regione e dalle organizzazioni sindacali confederali e dei pensionati, provvedera` al monitoraggio degli interventi.Altri tavoli permanenti in ambito territoriale avranno il compito di verificare lo stato di avanzamento dei processi e la loro rispondenza alle linee guida del Piano sanitario e del Piano sociale che - ribadisce Amagliani sono finalizzate allestensione del livello assistenziale, allincremento dei posti-letto nelle residenze protette e al potenziamento dellassistenza domiciliare integrata. (s.p.)