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15/06/2009

DISTACCO DEI COMUNI DELLA VALMARECCHIA, LA REGIONE MARCHE PRONTA AL RICORSO

La Regione Marche e` pronta a presentare ricorso alla Corte costituzionale contro il distacco dei sette Comuni della Valmarecchia. La Giunta regionale ha deciso oggi di impugnare il testo di legge che verra` approvato dal Parlamento e ha incaricato il servizio Legislativo della Regione di predisporre gli atti necessari. La decisione e` stata assunta sulle base del parere richiesto al Comitato tecnico consultivo regionale per la legislazione. Dallesame della documentazione parlamentare relativa alliter della proposta di legge commenta il presidente della Regione, Gian Mario Spacca emerge che il parere negativo della Regione Marche non sia stato adeguatamente valutato nel merito e, soprattutto, non siano state motivate le ragioni per le quali vadano respinte le argomentazioni delle Marche. In questo modo vengono lese le prerogative regionali costituzionalmente garantite. Una scelta ancor piu` contraddittoria, se si considera levoluzione in senso federalista dello Stato che dovrebbe tenere nella massima considerazione lopinione delle autonomie regionali e non solo quelle dei singoli territori. La proposta di legge per il distacco dei sette Comuni della Valmarecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, SantAgata Feltria e Talamello) e la loro aggregazione alla Regione Emilia Romagna e` stata approvata dalla Camera dei deputati il 6 maggio 2009. Ora e` allesame del Senato della repubblica. Secondo lorientamento della Corte costituzionale, le modifiche territoriali vanno approvate sentiti i Consigli regionali interessati (articolo 132 della Costituzione), attraverso lacquisizione e lesame dei pareri pervenuti. La Regione Marche ritiene che il proprio parere non sia stato esaminato nel merito, ne` sia stato motivato il mancato accoglimento, ravvisando, quindi, una violazione del principio costituzionale di leale cooperazione istituzionale.