Il presidente Gian Mario Spacca ha preso parte ieri pomeriggio alla Farnesina ad un incontro della Conferenza delle Regioni, chiamata ad approfondire i temi dellIntesa tra Governo e Regioni in materia di attivita` internazionali sottoscritta nel dicembre scorso. Alla riunione presieduta dal Ministro Franco Frattini e introdotta dal Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri, Giampiero Massolo hanno partecipato i ministri Claudio Scajola e Raffaele Fitto, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, il Sottosegretario agli Affari Esteri, Alfredo Mantica, il Sottosegretario agli Esteri, Vincenzo Scotti, il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Vasco Errani, lamministratore delegato della Societa` di gestione Expo` 2015 Lucio Stanca e altri presidenti di Regione.
Scopo dellincontro, definire i binari della collaborazione tra Stato e Regione nei processi delle relazioni internazionali, materia che la Costituzione assegna per competenza allo Stato ma che in molti settori, come per esempio nella cooperazione allo sviluppo, interagisce con gli enti locali. Il presidente Spacca come coordinatore delle Regioni italiane per le attivita` produttive e linternazionalizzazione ha rivendicato una partecipazione diretta delle Regioni alla definizione delle strategie e dei programmi e un quadro piu` certo delle risorse e ha chiesto, nellambito del processo di riordino degli enti in atto, di accorpare le strutture territoriali dellIce (Istituto per il commercio estero) con le strutture regionali.
Le Marche, come sede del Segretariato dellIniziativa Adriatico - Ionica (la cui presidenza passera` dalla Grecia allItalia a partire dalla prossima settimana), per la nomina del presidente della Regione Marche nellEuroregione Mediterranea, oltre, naturalmente, per lattivita` piu` propriamente legata ai processi di internazionalizzazione con Progetti in diversi Paesi, sono protagoniste sul fronte delle relazioni con aree e Paesi che hanno rapporti con lUnione Europea.
Il nuovo approccio con cui il Governo nazionale intende considerare il sistema di relazioni allestero, sia di natura imprenditoriale che di cooperazione internazionale, ha messo al centro dellattenzione alcuni casi attivati dalla Regione Marche, dove la sinergia non solo tra istituzioni, ma anche con istituti finanziari ha consentito la realizzazione di progetti modello. Uno su tutti: la filiera legno-mobile-arredamento in Amazzonia che consente lo sfruttamento programmato e sostenibile della foresta da parte degli indios. La Regione Marche concorre con circa il 20%, per il resto le risorse sono reperite attraverso la Banca Interamericana di Sviluppo-BID e lagenzia nazionale di Sviluppo per il Brasile Sebrae. Modelli come questi, che si avvalgono anche del ruolo dei centri servizi, sono considerati molto interessanti a livello nazionale.
SCHEDA - LINTESA
Lo spirito dellIntesa e` quello di fare squadra e rendere piu` incisiva lazione allestero. Pertanto diventa fondamentale la comunicazione interistituzionale: le Regioni si impegnano a comunicare gli atti deliberativi a carattere programmatico sulle attivita` internazionali; gli atti sottoscritti con gli altri Stati, organizzazioni ed enti esteri; gli impegni assunti nel corso delle missioni allestero e la programmazione degli interventi di cooperazioni decentrata.
Il Governo, da parte sua, si impegna a comunicare le priorita` geografiche e tematiche delle relazioni internazionali dello Stato con riferimento anche allazione di sostegno allinternazionalizzazione del "Sistema Italia", di aiuto allo sviluppo ed alla valorizzazione allestero delle identita` culturali e delle collettivita` italiane, nonche` le attivita` ed accordi bilaterali e/o multilaterali dello Stato che sono di interesse per le Regioni e le Province autonome. Due gli strumenti operativi che si affiancano alle iniziative comuni di formazione del personale delle Amministrazioni coinvolte: una banca dati congiunta, al Ministero degli Esteri, sulle attivita` internazionali delle Regioni, a partire da quelle di cooperazione allo sviluppo; listituzione di un tavolo permanente per monitorare lapplicazione dellIntesa e favorire il coordinamento nellazione internazionale dello Stato e delle Regioni.
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