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19/05/2009

INTERVENTI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO, PASSA IN CONSIGLIO IL PIANO REGIONALE. CON UNA DOTAZIONE DI SPESA DI QUASI 29 MILIONI

Numerose novita` e conferme positive per gli studenti e le famiglie caratterizzano il Piano regionale degli interventi per il diritto allo studio universitario relativamente al prossimo anno accademico 2009-2010. Il Piano, proposto dalla giunta regionale, e` stato approvato oggi dallAssemblea legislativa delle Marche con una dotazione di spesa di circa 29 milioni di euro a cui si aggiungeranno 8 milioni e 153 mila euro di Fondi FAS a favore degli ERSU e delle Universita` marchigiane. Le novita` piu` importanti riguardano laggiornamento dopo tre anni, in base ai dati ISTAT, del valore dei redditi familiari su cui viene valutata lammissibilita` per lerogazione delle borse di studio: il valore ISEE (indicatore situazione economica equivalente = reddito), passa quindi da 17.800 a 18.300 euro, mentre il valore ISPE (indicatore condizione patrimoniale equivalente) da 28 mila a 28.500 euro. Per le Borse di studio e` previsto un Fondo di 13 milioni e 757 mila euro, derivanti dalla tassa regionale per il diritto allo Studio, risorse regionali, fondo integrativo statale. Ogni studente beneficiario fuori sede potra` percepire 4.203 euro allanno, pendolari 2.317, in sede 1.584 euro e un pasto gratuito. Un intervento - come ha spiegato lassessore regionale al Diritto allo Studio e Istruzione, Stefania Benatti - che permettera` di ampliare il numero dei beneficiari idonei alle Borse di studio. A fronte di una difficile situazione economica ha proseguito lassessore la Regione ha adeguato i parametri ISTAT e non ha voluto ritoccare il valore della singola borsa di studio che rimane lo stesso dellanno precedente, cosi` come sono stati confermati i valori delle tariffe dei servizi mensa e alloggi. Unulteriore novita` positiva inserita nel Piano e che tiene conto delle reali condizioni della nostra comunita`, e` la riserva del 5% di borse a favore di studenti appartenenti a famiglie con genitori che hanno perso il posto di lavoro nel primo semestre 2009 a causa di licenziamento dalle aziende in crisi. Come si puo` notare, il Piano ha concluso Stefania Benatti - ancor piu` in questa situazione di disagio per molte famiglie, vuole garantire la possibilita` di raggiungere i piu` alti gradi degli studi ai meritevoli privi di mezzi , rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e sociale, oltre a contribuire alla riduzione del fenomeno dellabbandono nel corso degli studi. Occorre infine evidenziare che il Piano si inserisce in un quadro di significative innovazioni che investono il sistema universitario a partire dalla L. 1/2009 e delle difficolta` in cui versano gli Atenei. Nonostante cio`, questo strumento programmatico e` il frutto di unattenta analisi e mappatura della situazione, con dati e riferimenti aggiornati che hanno fatto realizzare per la prima volta anche un cruscotto degli indicatori per confrontare efficacemente costi di gestione e ricavi tra i diversi ERSU. Da segnalare anche che nellambito del settore del Diritto allo Studio, uno specifico atto della giunta regionale ha previsto un piano pluriennale di interventi di manutenzione straordinaria sugli immobili di proprieta` degli ERSU o in comodato, attraverso il finanziamento con fondi FAS ( Fondi aree sottosviluppate) per 8 milioni e 153 mila euro. La Regione, attraverso la struttura Rischio sismico e Opere pubbliche ha realizzato anche una ricognizione tecnica sullo stato dei collegi universitari. Il Piano, che interessa complessivamente circa 58 mila studenti marchigiani (a luglio 2008), calati di 2421 dallanno precedente, prevede altri interventi oltre le borse di studio: benefici a favore degli studenti disabili; prestiti donore ( fino a 10.516 euro) e fiduciari al tasso del 2%;integrazione della borsa di studio per mobilita` internazionale con 500 euro al mese per la durata della permanenza allestero e rimborso delle spese di viaggio; servizi alloggio alla tariffa minima di 134 euro al mese; ristorazione gratuita ai beneficiari di borsa di studio fuori sede, con la detrazione dal valore della Borsa da parte degli ERSU di un importo annuale di 646 euro equivalente ad un pasto giornaliero. (ade)