Le procedure di restituzione della busta pesante previste nei giorni scorsi dallAmministrazione finanziaria dello Stato sono complesse e difficilmente applicabili per cittadini, imprese e professionisti. E forte il rischio di grande confusione e incertezza.
Anche per questo torniamo a chiedere con forza al Governo nazionale di rinviare almeno a fine 2010 lavvio della restituzione degli oneri sospesi e di accrescere la quota di esonero, quale veloce ed efficace misura anti-crisi.
Ribadiamo che questi interventi potrebbero costituire valide misure dellAccordo di programma che le Regioni Marche ed Umbria hanno chiesto da mesi al Governo nazionale senza ricevere alcuna risposta, a favore dei territori colpiti dalla crisi dellA. Merloni, coincidenti con le aree delle due Regioni che hanno beneficiato della cosiddetta busta pesante in occasione del sisma del `97.
Cosi` il Presidente Gian Mario Spacca scrive in una lettera al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al Sottosegretario Gianni Letta, al Ministro dellEconomia Giulio Tremonti, rinnovando tali richieste gia` avanzate al Governo.
In base alla circolare di aprile emanata dallAmministrazione finanziaria dello Stato - spiega Spacca tutti i soggetti interessati dovranno presentare, entro il 16 giugno 2009, un articolato modello nel quale indicare nel dettaglio i cosiddetti oneri sospesi. Le difficolta` operative per cittadini e imprese rischiano di essere insormontabili: con questa procedura, di fatto, si pone in capo a loro la ricostruzione della posizione fiscale pendente, con la necessita` di recuperare dati ad oltre 10 anni dallevento, mentre gli stessi sono gia` a disposizione della stessa Amministrazione finanziaria statale. Anche i professionisti di settore sono in difficolta`, per la concomitanza di tale scadenza con il periodo dellanno piu` complesso in termini di adempimenti fiscali.
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