Dopo lincontro in sede tecnica di ieri, presso la sede regionale si e` svolta oggi la riunione ufficiale del comitato di sorveglianza sui fondi europei - Fesr. Obiettivo fare il punto della situazione sullattuazione del programma 2000 2006, le cui code procedurali termineranno il 30 giungo prossimo, e monitorare landamento del periodo 2007 2013. Si tratta di fondi per piccole e medie imprese, tecnologie della comunicazione, risparmio energetico, interventi ambientali, trasporti e beni culturali.
Hanno preso parte alliniziativa il vicepresidente della Giunta regionale e assessore alle Politiche comunitarie, Paolo Petrini, il capo unita` per Italia e Malta della Commissione europea, Marcello Roma, Tiziana Fabris, sempre della Commissione Ue, Giuseppina Caldarola, del Ministero per lo Sviluppo economico, rappresentanti della Regione, degli enti locali, delle categorie economico sociali e della cooperazione. Ha coordinato i lavori Sergio Bozzi, dirigente dellautorita` di gestione dei fondi Fesr.
Attuazione del programma 2000 - 2006 e previsioni per la chiusura, crisi economica e suo impatto sul territorio e sui diversi settori di specializzazione produttiva, modifiche ai regolamenti comunitari e prime misure per ladeguamento del programma 2007 - 2013 alla nuova situazione socio-economica. Questi gli argomenti al centro del confronto tra tecnici ed esperti.
Il vicepresidente della Giunta regionale, come responsabile del comitato di sorveglianza sui fondi europei, ha messo in evidenza il marcato calo della domanda che ha determinato la drammatica crisi che stiamo vivendo. Una crisi che ci costringe ad intervenire in maniera straordinaria prima di tutto con le ingenti risorse che lEuropa ci mette a disposizione rimodulandone la destinazione. Risorse che devono essere spese piu` velocemente di quanto previsto perche` e` proprio adesso che servono maggiormente; risorse che vanno concentrate su quelle che sono le esigenze delle aziende e delleconomia reale.
Obiettivo della Regione rimane ovviamente quello di aiutare il sistema produttivo a resistere a questa fase consentendo alle aziende di prepararsi alla ripresa. Cio` attraverso la conferma degli obiettivi strategici dei fondi europei finalizzati a rendere piu` competitivo il sistema Marche migliorandone, in particolare, la produttivita` del tessuto produttivo, la dotazione infrastrutturale del territorio e la capacita` di accesso al credito delle imprese. Insistendo quindi sempre di piu` su ricerca e innovazione.
Roma nel suo intervento si e` detto particolarmente colpito dal forte aumento del ricorso alla cassa integrazione registrato nelle Marche, mentre per Caldarola conforta la velocizzazione dellattivita` di spesa.
Al 31 dicembre 2008 dei quasi 289 milioni di euro che il Por Fers (piano operativo del fondo europeo di sviluppo regionale) per il periodo 2007 2013 mette a disposizione delle Marche, il 41 per cento delle risorse era stato impegnato. Alla stessa data sono stati concessi complessivamente 27 milioni di euro di contributi. Di questi gran parte fanno riferimento ai fondi destinati a piccole e medie imprese (21,7 per cento).(f.b.)
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