Favorire limmissione di nuova liquidita` nel sistema produttivo regionale per aiutare le imprese e le famiglie a superare la crisi. Il punto e` stato fatto oggi, in Regione, nel corso della riunione dellOsservatorio di monitoraggio sulleconomia regionale. Presente il presidente Gian Mario Spacca, hanno partecipato ai lavori i rappresentati degli IstitutI di credito, delle Camere di commercio e delle categorie economiche, insieme agli assessori regionali al Lavoro, Fabio Badiali, e al Bilancio, Pietro Marcolini. Al sistema bancario e` stato chiesto un sostegno aggiuntivo oltre a quello gia` garantito con le misure anticrisi, coordinate dalla Regione per agevolare gli investimenti aziendali, sostenere la ristrutturazione delle passivita` e dei mutui, favorire lo scivolamento dei bandi regionali, cosi` come deciso dallesecutivo: attraverso la concessione delle fideiussioni e` infatti possibile ammettere a finanziamento nuove imprese. E` stato inoltre comunicato che, entro poche settimane, verranno concluse le procedure con la Banca europea degli investimenti per reperire altri 200 milioni da destinare alle misure anti-crisi.
Limpegno degli istituti di credito e` stato ribadito dal vice direttore generale di Banca Marche, Claudio Dell'Aquila, che ha illustrato alcuni dati della Banca dItalia, dai quali emerge come le banche locali investano sul territorio con sempre maggiore impegno. Raffrontano le quote di mercato (impieghi nelle Marche) tra settembre 2008 e settembre 2004, la percentuale delle banche maggiori risulta del 14,69% (2008) contro il 17,57 (2004), quello delle grandi del 3,90% rispetto a 5,47, quelle delle medie (senza i dati di Banca delle Marche) del 16,82% contro 19,02%, quelli delle piccole del 23,17% contro il 20,72%, quello delle minori del 15,56% rispetto al 13,54 del 2004. Considerazioni che hanno consentito al presidente Spacca di sottolineare quanto la crisi internazionale stia portando alla rivalutazione delle politiche industriali. Secondo il presidente, nei prossimi mesi si delineeranno scenari nuovi, dai quali emergera` sempre piu` evidente la centralita` del manifatturiero. LItalia non puo` sottovalutare il problema e deve recuperare il terreno perduto.
Nel corso dei lavori dellOsservatorio sono stati resi noti i dati aggiornati relativi al piano anti-crisi della Regione Marche. Attraverso i contratti di solidarieta` sono stati utilizzati 2,1 milioni di euro che hanno evitato 514 licenziamenti, coinvolgendo 1.251 lavoratori nella riduzione incentivata dellorario. Sono state anche presentate 4.256 domande per accedere ai contributi di solidarieta` (200 euro mensili per un anno, per fronteggiare le spese fisse: affitto, bollette, mutui). Le richieste maggiori sono venute dalla provincia di Pesaro e Urbino (26,2%) e Ancona (28,6%), seguite da Macerata (18,8%), Ascoli Piceno (15,5%) e Fermo (10,7%). Sul fronte delle garanzie per le piccole e medie imprese (Pmi), sono state avviate 901 operazioni, di cui 178 nelle aree di crisi (distretto di Fabriano 50, fornitori Merloni 9, Piceno 119) e 723 nelle province (329 Macerata, 219 Ancona, 97 Fermo, 78 Pesaro e Urbino). Sono stati garantiti 36,3 milioni di finanziamenti (importo medio: 40.337 euro), impegnando il fondo di solidarieta` per 1,8 milioni, destinati ad aziende che occupano complessivamente 2.524 dipenderti. Inoltre, fino al 2008, le Marche hanno utilizzato 47 milioni di ammortizzatori in deroga; altri 50 milioni sono mobilitati per il 2009, a sostegno delle Pmi marchigiane
|