Nessuna psicosi ed evitare inutili allarmismi che possono danneggiare il nostro settore suinicolo. La carne di maiale si puo` mangiare perche` e` sicura sotto ogni punto di vista. Cosi` lassessore regionale allAgricoltura, Paolo Petrini, ha voluto riportare alla luce che come le paure ingiustificate degli anni passati hanno prodotto un drastico calo dei consumi di carne, provocando perdite notevoli al sistema produttivo, leffetto domino questa volta puo` mettere in ginocchio un settore gia` in crisi.
Mentre nei casi della mucca pazza e della febbre aviaria ha detto Petrini - si potevano avere dubbi sul consumo delle carni, e` accertata che la nuova influenza non si trasmette consumando prodotti animali, ma attraverso il contagio uomo-uomo. Quindi, continuiamo a mangiare carne suina, prosciutti e salami, in particolare i prodotti marchigiani, perche` i nostri allevamenti sono sottoposti a rigidi e rigorosi controlli. Inoltre, nelle Marche le produzioni si approvvigionano di materie prime nazionali come il prosciutto di Carpegna Dop e il ciauscolo Igp. Per le carni fresche, invece, la Regione ha predisposto il marchio QM, anche alla luce dei principi adottati dalla Commissione Europea nella regolamentazione in materia di sicurezza alimentare. Ai fini della concessione della licenza duso del marchio QM, i prodotti agricoli e agroalimentari che possono essere oggetto dellapposizione del marchio devono possedere due requisiti essenziali: linformazione, per ogni unita` minima di prodotto allatto dacquisto, relativa alla tracciabilita` e il rispetto degli standard di qualita`, della materia prima, dei semilavorati e del prodotto finito, stabiliti nei disciplinari di produzione. (a.f.)
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