La Regione Marche ritiene inaccettabili i tagli agli organici della scuola che il Ministero dellIstruzione ha programmato per il prossimo anno scolastico 2009/2010. Lo ribadisce il presidente della Giunta, Gian Mario Spacca, nella lettera al segretario Cisl-scuola, con la quale risponde positivamente alla richiesta di adesione alliniziativa di mobilitazione del 21 aprile.
Alla preoccupazione delle famiglie e delle associazionismi si unisce quella dei sindacati che si sono mossi con iniziative di vario tipo, sollecitando il Governo regionale ad assumere decisioni condivise e sostenibili dal sistema scuola e dal sistema socio economico della comunita` marchigiana.
Il presidente Spacca evidenzia come i tagli mettano in seria difficolta` il servizio e la sua qualita`. Il contenimento della spesa dichiara - non puo` passare attraverso un indebolimento dellistruzione. Tanto piu` in un momento come questo, di grande crisi economica. Loperazione da fare e` opposta e dobbiamo accompagnare i giovani in un percorso formativo altamente qualificato.
In base ai dati contenuti nel documento ministeriale, nelle Marche si ridurrebbero complessivamente 927 posti in organico; di questi, 659 sono posti di diritto, 103 di fatto e 165 sono quelli relativi allinsegnamento della seconda lingua comunitaria.
Allinizio di marzo continua Spacca - abbiamo gia` fatto pervenire al Ministro Gelmini le nostre osservazioni, sottolineando le peculiarita` della nostra realta`, con un territorio caratterizzato da un insediamento diffuso, anche di natura scolastica, alla base della coesione sociale del territorio. Forte e` poi la differenza tra la costa e la zona interna collinare e montuosa. Se ci limitassimo a mere operazioni matematiche, sarebbero questi i territori piu` colpiti dai tagli, andando a ledere i diritti di questi cittadini allaccesso allistruzione.
Le Marche, inoltre, sono tra le prime regioni italiane per linserimento sociale degli immigrati, le cui iscrizioni negli istituti scolastici regionali sono aumentate costantemente nellultimo decennio e questo anno di 3 mila unita`. Il rischio che deriverebbe dalle riduzioni in organico sarebbe insuccesso scolastico e dispersione.
Spacca ha richiamato lattenzione anche sulla necessita` di garantire, specie a famiglie gia` in crisi ma comunque caratterizzate da una tradizione di occupazione al femminile, sezioni con moduli a 30 ore e con tempo pieno e prolungato nella scuola di base.
Per questi motivi la Regione ha chiesto al Governo un ripensamento su tali scelte, con lavvio di un confronto reale che abbia al centro i valori delleducazione e dellistruzione, quali diritti fondamentali da tutelare e promuovere per il futuro delle giovani generazioni.
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