Si e` tenuto oggi, presso la suggestiva cornice del Polo culturale di Monterubbiano (Fm), il convegno dal titolo Programma di Sviluppo Rurale Valutazione sulla prima fase e prospettive. Hanno partecipato il vicepresidente e assessore allAgricoltura, Paolo Petrini, il sindaco di Monterubbiano, Francsco Pagliarini, il dirigente del servizio sviluppo rurale della Regione, Cristina Martellini, funzionari e tecnici regionali, operatori e rappresentanti delle associazioni professionali agricole. Ha moderato i lavori Lorenzo Bisogni, del servizio Agricoltura della Regione.
Oggi siamo qui a Monterubbiano ha detto Petrini per fare il punto su quanto fatto nel passato periodo e per analizzare i risultati dei primi due anni del nuovo piano di sviluppo rurale. Su questo versante abbiamo delle performance ottime, la spesa media italiana dei vari Psr e` ferma al 7,7 per cento dei fondi totali. Le Marche detengono invece il record di capacita` di spesa con il 21,3 per cento del totale dei fondi disponibili. notizia che ci da` grande soddisfazione. Il primato di oggi e` frutto del lavoro e dellefficienza degli uffici regionali, delle nuove procedure adottate, del dinamismo di agricoltori e associazioni agricole. Il risultato e` ancor piu` significativo se si considera che il nostro Psr e` stato approvato dalla Commissione solo nel 2008. Questo traguardo ci spinge a fare bene anche per il futuro, anche alla luce dellottima risposta che gli imprenditori agricoli hanno dato ai nostri bandi da poco chiusi e` stata molto positiva, basti pensare che, a dicembre 2008, sono state presentate in totale per le misure 311, 123, 121, 112 e pacchetto giovani quasi 1400 domande, per un costo dellinvestimento pari a oltre 363milioni di euro e un contributo richiesto pari a 164milioni di euro. A cio`, poi, vanno aggiunte le corrispondenti misure attivate attraverso il Piano bieticolo-saccarifero (PABS) e le domande presentate a valere sullAsse II. Abbiamo anche rimodulato le risorse disponibili per rispondere alle esigenze espresse dagli agricoltori, incrementando il budget delle misure che dimostrano di avere un maggiore appeal, come ad esempio e` avvenuto nel caso del pacchetto giovani, su cui mettiamo grande attenzione perche` sono il futuro dellagricoltura marchigiana. In tempi di crisi economica, il settore rurale si presenta quindi come volano per la ripresa e fonte di domanda anche per gli altri settori economici oggi in difficolta`, oltre che valorizzare lofferta turistica, attraverso la cura ambientale e del paesaggio.
Lincontro e` stato occasione per presentare gli ottimi risultati della prima fase di attuazione del Psr Marche 2007-2013, oltre che per gettare uno sguardo agli esiti della passata programmazione, la cui attuazione si e` protratta fino allo scorso anno.
I vari interventi hanno toccato i risultati della programmazione 2000-2006, le adesioni alle misure dinvestimento allattuale programma, un raffronto tra lavvio dei due diversi periodi di programmazione, lo stato dellarte delle misure per biologico, foreste e indennita` compensative, unanalisi degli strumenti gestionali del programma.
Grande interesse hanno riscosso i dati forniti dal Ministero inerenti la capacita` di spesa. Le percentuali piu` alte, al termine dello scorso anno, sono quelle di Marche 21,3 per cento Provincia autonoma di Bolzano 20,8 per cento Friuli V.G. 19,7 per cento Provincia autonoma di Trento 17 per cento Liguria 14,4 per cento. Le piu` basse sono, invece, quelle di Veneto 3 per cento Campania 3,2 per cento Puglia 4,5 per cento Sicilia 5,4 per cento Abruzzo 5,4 per cento.
Per quanto riguarda le Marche, alla fine del 2008, su un budget disponibile totale di 459,8 milioni di euro di finanziamenti alle imprese agricole nel periodo 2007 2013, 97,7 milioni pari appunto al 21,3 per cento - sono stati gia` spesi.
Dopo il dibattito a cui hanno partecipato i presidenti di Copagri, Cia, Confagricoltura e Coldiretti, ha concluso i lavori Petrini. Compito di questo incontro ha detto era capire se avevamo programmato bene, guardando ai primi bandi possiamo rispondere in modo positivo. Nostro obiettivo era concentrare le risorse per avere imprese piu` qualificate e competitive, anche in zone svantaggiate. I risultati dei primi bandi sono da questo punto di vista confortanti. Ora attenzione alle risorse finanziarie, modulandone la destinazione in funzione dei risultati verificati e delle nuove sfide.(f.b.)
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