Una vera e propria full immersion dedicata alla razza bovina marchigiana. E la giornata organizzata per oggi dal Servizio Agricoltura della Regione Marche, a cui hanno preso parte ricercatori delle universita` di Ancona, Camerino e Perugia, allevatori, associazioni di categoria, il consorzio Bovinmarche, operatori del settore, lIstituto zooprofilattico Marche Umbria, lAnabic (Associazione nazionale allevatori bovini italiani carne).
In mattinata il saluto del vicepresidente e assessore allAgricoltura, Paolo Petrini, che ha ricordato come la Regione Marche punta molto sullo sviluppo e la qualificazione delle filiere. In particolare quella bovina, che va sostenuta e consolidata, ma che rappresenta gia` uneccellenza e un esempio per le altre filiere agroalimentari. Un sistema in grado di fornire ai consumatori carni buone e di qualita`, garantita anche dallassenza di organismi geneticamente modificati, nellalimentazione del bestiame. A breve partira` poi una specifica misura del Programma di sviluppo rurale 2007 2013, dedicata al benessere animale, variabile questa strettamente legata alle qualita` dei cibi che raggiungono le nostre tavole.
Lincontro di oggi si pone come prosecuzione del convengo di Abbadia di Fiastra del 22 ottobre 2008, Marchigiana: il valore della qualita`, appuntamento che era stato anche occasione per presentare i risultati dei progetti di ricerca sulla razza marchigiana finanziati dalla Regione Marche. Lappuntamento di oggi serve dunque per riprendere i fili di un discorso avviato, attraverso un confronto diretto che coinvolge tutti gli operatori di settore e che consente di mettere in relazione il mondo della ricerca con quello operativo aziendale.
Durante la mattinata diversi gli interventi, tra cui quello della dirigente del Servizio agricoltura, Cristina Martellini, che si e` soffermata sul funzionamento del bando citato da Petrini nel suo intervento, ossia la misura 2.1.5 pagamenti per il benessere animale.
Diversi gli spunti dallincontro, tra cui lesigenza di migliorare ulteriormente il management delle aziende zootecniche, promuovendo una gestione efficiente e orientata al mercato. Spazio, poi, anche ai dati statistici relativi al panorama marchigiano, oltre che a proposte e suggerimenti per migliorare standard tecnici ed amministrativi.(f.b.)
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