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17/03/2009

TRASPORTO FERROVIARIO - FIRMATO IL PROTOCOLLO TRA MARCHE, EMILIA ROMAGNA, UMBRIA E ABRUZZO PER INIZIATIVE A SOSTEGNO DEI PENDOLARI

Rinnovo del materiale rotabile, ripristino delle fermate cancellate, ridefinizione di un regime tariffario omogeneo. Sono i punti essenziali attorno a cui si concentrano le richieste a sostegno dei pendolari ferroviari da parte delle Regioni Marche, Emilia Romagna, Umbria e Abruzzo, che questa mattina hanno firmato un protocollo di condivisione delle problematiche del trasporto ferroviario regionale. A sottoscrivere il documento, su iniziativa dellassessore Pietro Marcolini, gli assessori regionali ai Trasporti, Alfredo Peri dellEmilia Romagna, Giuseppe Mascio dellUmbria e Giandonato Morra dellAbruzzo: Regioni del Centro Italia con cui esiste una forte integrazione, sia per motivi di lavoro che per motivi di studio, come emerge anche dallanalisi storica dei flussi di percorrenza. Presenti anche i rappresentanti delle associazioni degli utenti del trasporto pubblico locale e dei pendolari, Leonardo De Marco dellUTP, Silvana Santinelli dellAdiconsum, Pierino Chiacchiarini della Federconsumatori e il sindaco di Fossato di Vico, Mauro Monacelli. Nel protocollo viene fatto proprio limpegno a fare fronte comune nelle rivendicazioni da presentare al Governo e a promuovere ununita` di intenti per contrastare la minacciata contrazione di servizi che Trenitalia intende portare avanti. I tratti regionali ha detto Marcolini sono considerati da Trenitalia come rami secchi e ce` il rischio che questo quadro non migliori. Ci si concentra sulla polpa dellalta velocita` e si lascia losso alla cura degli enti locali. Piena condivisione da parte degli altri assessori. Mentre dal lato delle infrastrutture viarie molte opere hanno preso il via e se ne puo` vedere o prevedere la fine ha detto Giuseppe Mascio su quello che riguarda il ferro siamo fermi. Basti pensare al fatto che i tratti Orte-Falconara o Spoleto-Terni sono ancora a binario unico. La richiesta unanime e` che almeno siano garantiti i servizi minimi. Il lavoro comune ha ribadito Peri e` fondamentale. E importante ristabilire le giuste funzioni. Spetta alle istituzioni evidenziare i bisogni, mentre spetta ai soggetti tecnici soddisfarli sulla base di un piano di investimento che prevede progressione e stabilita` nei finanziamenti. Se poi mancano risorse per garantire un servizio, come risposta a un principio di politica sociale, dovranno essere o lo Stato o le Regioni a sopperire a questa esigenza. Ce` sempre maggiore richiesta di trasporto pubblico come e` emerso dagli incontri che abbiamo avuto con i pendolari , ha evidenziato lassessore Morra, il quale ha anche lanciato lidea di affidare a societa` altre la gestione delle tratte considerate secondarie. Una sperimentazione che ha visto daccordo anche le associazioni dei pendolari e che nel caso delle Marche potrebbe riguardare la tratta Civitanova-Macerata e San Benedetto del Tronto-Ascoli Piceno. Il rilancio del trasporto pubblico locale, come e` scritto nel documento, rappresenta una priorita` di interesse nazionale e questo passa anche attraverso lincentivazione di tutte le forme di integrazione modale e tariffaria in grado di favorire il passaggio dalla mobilita` privata a quella collettiva. Le Regioni Marche, Emilia Romagna, Umbria e Abruzzo, da parte loro, si sono fatte carico di importanti impegni tra cui la copertura finanziaria dei maggiori servizi offerti, la contribuzione allacquisto di materiale rotabile e lintegrazione delle risorse mancanti. Restano ancora da sottoscrivere (ad eccezione dellEmilia Romagna) i contratti di servizio, a causa della richiesta di Trenitalia di copertura integrale dei costi e dellintenzione di sopprimere i servizi ferroviari meno redditizi. Inoltre, dallinizio dellanno e` diventato piu` difficile per i pendolari lutilizzo dei servizi appartenenti a categorie diverse, poiche` Trenitalia ha soppresso la Carta IC Pass: Tutto questo ha continuato Marcolini ha costretto le Regioni a negoziare con la societa` nuove possibilita` di integrazione che comportano un pesante onere a carico dei bilanci regionali. A cio` si aggiunge, per le Marche, un ulteriore aggravio, per un totale di circa 500 mila euro lanno, determinato dal fatto che in previsione di bilancio e` stata inserita la possibilita` di abbonamento scontato per i lavoratori in mobilita` o in cassa integrazione, attualmente in numero sempre crescente data la situazione di crisi economica. Al protocollo firmato oggi ne seguira` un altro con le associazioni degli utenti del trasporto pubblico locale e dei pendolari che recepisca anche le indicazioni di questi ultimi.