Si e` tenuta oggi, presso la sala Raffaello della sede regionale di via Gentile da Fabriano, la presentazione del Rapporto Met Marche 2008, curato dalla societa` Met Monitoraggio economia e territorio, focalizzato sulle politiche pubbliche e i bisogni delle imprese.
Hanno preso parte alliniziativa il presidente Gian Mario Spacca, lassessore alle Attivita` produttive, Fabio Badiali, il curatore del rapporto, Raffaele Brancati, docente universitario presso lOrientale di Napoli. Presenti in platea imprenditori, rappresentanti delle associazioni di categoria industriali e artigiane, tra cui il direttore di Confindustria Marche, Paola Bichisecchi, delle camere di commercio, del mondo universitario, tra cui il rettore dellUniversita` di Ancona, Marco Pacetti.
Lincontro e` stato occasione per approfondire i risultati del rapporto, sia sui versanti relativi a piccole e medie imprese, esportazioni, internazionalizzazione, accesso al credito, marketing e formazione. Sia su quello dei dati macroeconomici regionali e delle politiche pubbliche dincentivazione alle imprese.
Saluto e ringrazio Brancati per il suo utile lavoro ha detto Spacca tanto piu` utile se sara` continuato e consentira` quindi un raffronto tra il 2008, anno tutto sommato dal buon andamento, e il 2009 che evidenzia grandi difficolta`. Nella fase che attraversiamo e` necessaria una nuova lettura economica del territorio per capire al meglio quali siano le nuove misure piu` utile per uscire dalla crisi. La politica regionale di sviluppo, come evidenzia anche il rapporto, e` concentrata su tre fattori: innovazione, internazionalizzazione e formazione. Sullestero stiamo facendo grandi sforzi perche` malgrado tutto la domanda mondiale sembra tenere. Ci sono paesi che crescono e che offrono quindi opportunita` al made in Italy. Da questo punto di vista, la Regione ha innalzato il livello degli interventi, affiancando alla promozione estera un vero e proprio sistema di assistenza tecnica nelle aree mondiali piu` dinamiche: Cina, Medio oriente, Russia, Brasile sono realta` in cui sono presenti nostri centri di assistenza alle imprese. Recentemente abbiamo coinvolto anche le banche in questo nuovo approccio e questo e` un fatto positivo.
Il Rapporto Met, da oltre cinque anni, presenta un quadro analitico degli interventi di politica economica effettivamente realizzati ricostruendo un quadro regionale di flussi di risorse pubbliche. Un punto di riferimento altamente qualificato e indipendente per i decisori politici. Lindagine riguarda un notevole campione di imprese della regione ha detto Badiali e i suoi risultati sono utili per capire come meglio intervenire a breve e medio periodo. Dal quadro, relativo allo scorso anno, esce unimmagine delle Marche tutto sommato positiva e conferme per quanto riguarda la politica per le imprese della Regione. Lanno in corso e` molto diverso da quello passato, il problema di fondo e` laccesso al credito, per questo abbiamo dato vita a un fondo di garanzia di dodici milioni di euro, con lapporto di province e camere di commercio, concertando con le banche le modalita` operative affinche` le imprese marchigiane continuino ad avere liquidita` sufficiente a lavorare e innovare. E poi i 100 milioni di fondi che stiamo attingendo dalla Bei, specifici per le Pmi. Occorre essere pronti a ripartire, lo scenario futuro sara` molto diverso dal presente, riconvertire e diversificare sono passaggi obbligati. La politica deve fare la sua parte, velocizzando e sburocratizzando.
In sintesi, dal rapporto, attraverso la lettura di alcune categorie di dinamismo (realizzazione di investimenti e svolgimento di attivita` di ricerca e sviluppo) il quadro che emerge e` quello di un comportamento particolarmente virtuoso delle piccole e medie imprese. Le aziende con un numero di addetti compreso tra 10 e 249 evidenziano segnali di dinamismo molto piu` accentuati non solo del dato nazionale, ma anche di quello che si rileva in regioni come la Toscana, il Veneto, e in una regione di eccellenza come lEmilia Romagna. Tuttavia laccesso al credito e la difficolta` nel reperimento di risorse umane altamente qualificate sono fattori di debolezza rilevanti per le strategie di crescita. Il 21,2% delle imprese ha infatti dichiarato che la capacita` di realizzare investimenti nellultimo triennio e` stata limitata da difficolta` nellaccedere al credito bancario e dalla scarsa disponibilita` di risorse umane qualificate. Sul versante dellaiuto pubblico alle imprese, dallanalisi e` emerso che nelle Marche le risorse complessivamente erogate nel 2007 (61,1 milioni di euro) sono sugli stessi livelli di quelle erogate nel 2002 (61,4 milioni di euro), a differenza di un quadro nazionale che vede un crollo dei flussi (-36%), segno di un aumentato impegno di parte regionale.(f.b.)
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