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10/03/2009

BENI CULTURALI: FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA REGIONE E CONFERENZA EPISCOPALE MARCHIGIANA

Si consolida e si amplia la collaborazione tra Regione e Conferenza Episcopale Marchigiana, con un accordo quadro per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali di interesse religioso di proprieta` ecclesiastica, che rappresentano una parte cospicua del patrimonio culturale marchigiano. Lintesa offre la possibilita` di esaminare anche altri temi e problematiche di comune interesse, con un confronto a tutto campo tra la Regione ed i Vescovi delle Marche. La collaborazione con la CEM sara` preziosa, ad esempio, anche per vigilare sulle difficolta` sociali di cittadini e famiglie, e condividere le risposte delle Istituzioni rispetto alla crisi per salvaguardare il lavoro e la coesione della nostra comunita`. Cosi` Gian Mario Spacca, presidente della Giunta regionale, ha commentato la firma del protocollo dintesa tra Regione e Conferenza Episcopale Marchigiana (Cem), avvenuta questa mattina presso la sede della Regione. Lintesa che firmiamo oggi ha detto monsignor Luigi Conti, presidente della CEM puo` fare giurisprudenza, in quanto propone una programmazione negoziata in molteplici campi, successiva allentrata in vigore del Codice Urbani e alla modifica del Titolo V della Costituzione, che affida nuove competenze alla Regione, facendola diventare interlocutrice diretta per nuovi accordi. Esiste un ventaglio amplissimo di possibili collaborazioni e le Marche sono la prima Regione in Italia in cui si e` prodotto e si stanno per produrre intese anche in ambiti diversi da quello dei beni culturali. In questo spirito ha continuato Spacca intendiamo valorizzare, promuovere e tutelare i nostri beni, in modo che siano un punto di forza della nostra offerta turistica molto variegata, uno dei cui segmenti e` quello rappresentato dal turismo religioso; allo stesso tempo, stiamo sviluppando nuove forme di collaborazione, ad esempio attraverso lo studio di nuove forme di assistenza socio-sanitaria per gli anziani sacerdoti. Per la definizione di programmi e progetti, e lesame di temi e problematiche di comune interesse, lIntesa istituisce una Commissione paritetica composta dal presidente della Regione Marche, dal presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana e da 8 membri, nominati in modo paritario da Regione e CEM. La Commissione paritetica viene presieduta alternativamente, per un anno ciascuno, dal presidente della Regione e dal presidente della Conferenza Episcopale che restera` in carica fino al termine della legislatura. Lintesa tra Regione e CEM riguarda molteplici finalita`: programmare interventi di recupero e di restauro del patrimonio monumentale e storico-artistico di interesse religioso, inventariare, riordinare e migliorare la fruizione del patrimonio archivistico ecclesiastico, tutelare e catalogare il patrimonio bibliografico e bibliotecario. Altre aree di collaborazione sono lelaborazione di piani di intervento annuali e pluriennali, il prestito dei beni culturali, ecclesiastici e la loro riproduzione gratuita per iniziative culturali della Regione, la valorizzazione degli itinerari religiosi, la promozione delle celebrazioni e le manifestazioni di carattere particolare; prevista anche lorganizzazione di corsi di formazione e di aggiornamento rivolti a operatori laici per approfondire il significato culturale e religioso delle opere darte contenute nelle chiese. In base allintesa, Regione e Conferenza Episcopale Marchigiana si impegnano a svolgere, ciascuna nel proprio ambito di competenza, unazione congiunta di tutela, recupero, inventariazione, catalogazione, valorizzazione, fruizione e incremento dei beni culturali mobili e immobili, compresi gli archivi, le biblioteche, i musei e le raccolte di arte sacra. Di rilievo le disposizioni sulla sicurezza dei beni culturali maggiormente esposti al rischio di furti, degrado e abbandono: a tal fine, Regione e Cem si impegnano, secondo le rispettive disponibilita` finanziarie, a realizzare adeguate misure di protezione, con particolare riguardo agli edifici aperti al culto. Le parti garantiscono anche il reciproco accesso alle relative banche dati, secondo modalita` da concordarsi. La Regione partecipa al finanziamento dei progetti con risorse da quantificare nelle leggi di settore, promuove anche la partecipazione finanziaria delle Province, dei Comuni e dei soggetti pubblici e privati. Forme, modi e tempi degli interventi saranno concordati sulla base di programmi annuali e pluriennali.