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05/03/2009

INAUGURAZIONE A ROMA DELLA MOSTRA “GIOTTO E IL TRECENTO”. L'ASSESSORE SOLAZZI: OCCASIONE IMPORTANTE DI VALORIZZAZIONE DEI TERRITORI REGIONALI

Si e` inaugurata oggi a Roma presso il Complesso del Vittoriano, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del Ministro per i Beni Culturali Sandro Bondi la grande mostra Giotto e il Trecento. La Regione Marche e` una delle sostenitrici dellevento: nel nostro territorio si conservano infatti straordinari cicli di affreschi e numerosi dipinti su tavola, opera dei seguaci di Giotto formatisi presso il cantiere della basilica di S. Francesco di Assisi e a Rimini. Le Marche conservano anche uno dei capolavori del Trecento italiano: il cappellone di S. Nicola di Tolentino, affrescato da Pietro da Rimini e dalla sua bottega. In una affollata conferenza stampa, insieme agli assessori alla cultura delle altre regioni interessate allevento culturale, lassessore alla Cultura e Turismo, Solazzi ha manifestato lapprezzamento della Regione Marche per una mostra unica nel suo genere, ricca di dipinti su tavola che esaltano limportanza di Giotto per larte figurativa italiana. Lassessore Solazzi ha inoltre sottolineato lattenzione tributata dalla mostra ai territori regionali con lallestimento di una specifica sezione dedicata, dal titolo LItalia di Giotto. Laspetto piu` significativo dellopera di Giotto- ha affermato Solazzi - e` la dimensione nazionale della sua pittura e la diffusione dei suoi modelli da parte dei pittori che vennero in contatto con le sue opere, cosa che contribui` fortemente alla nascita di un linguaggio artistico italiano. La mostra dedicata a Giotto aperta a Roma costituisce pertanto unoccasione importante e preziosa per far conoscere al grande pubblico quanto siano diffusi in Italia i capolavori giotteschi e le ramificazioni territoriali della sua scuola. La sezione LItalia di Giotto inserita nel percorso di mostra aiutera` il visitatore a comprendere il museo giottesco diffuso marchigiano composto da chiese e musei ricchi di opere perfettamente conservate. In ciascuna delle singole aree dedicate alle Regioni si e` voluto documentare visivamente, attraverso lutilizzo di filmati, corredi fotografici, vetrofanie, ricostruzioni scenografiche, il segno di Giotto disseminato lungo un percorso che si snoda per buona parte della penisola. Una importante operazione di valorizzazione del territorio, quindi, con la presentazione non solo di capolavori del maestro, ma anche di opere dei suoi allievi diretti o dei pittori giotteschi, figli del suo modello: affreschi e dipinti, architetture e sculture. La mostra di Giotto - ha concluso Solazzi - e` un chiaro investimento culturale per la valorizzazione di un artista ma anche del territorio dove ha operato; su questa scia le Marche si stanno preparando ad accogliere il grande evento di Raffaello, le cui opere torneranno a casa in una grande mostra a Palazzo Ducale visitabile dal 4 aprile.