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27/02/2009

FAMIGLIE MARCHIGIANE E MERCATO DEL LAVORO, IN REGIONE LA PRESENTAZIONE DELL’INDAGINE

Questa mattina e` stata presentata lindagine Famiglie marchigiane e mercato del lavoro, realizzata dalla Regione e dallUniversita` politecnica delle Marche. Sono intervenuti lassessore al Lavoro, Fabio Badiali, il dirigente dei Servizi per limpiego della Regione, Fabio Montanini, il docente universitario che ha curato lindagine, Stefano Staffolani, Maurizio Gambizza dellOsservatorio Veneto lavoro e Giacinto Micucci, della Banca dItalia. Nellattuale contesto economico ha detto Badiali in apertura sono utili e necessarie tutte le informazioni possibili per agire efficacemente contro la crisi. Per questo abbiamo realizzato unindagine sul campo dettagliata e approfondita, che integra le informazioni derivanti da altre fonti statistiche, andando ad un maggiore livello di dettaglio territoriale. Cio` ci consente di analizzare le ricadute occupazionali della crisi in atto e affinare le contromisure. Lo studio si riferisce allo scorso anno e quindi non evidenzia le difficolta` che stiamo incontrando da qualche mese a questa parte, continuando il monitoraggio attuale e futuro, sara` possibile effettuare un confronto tra i diversi periodi e agire di conseguenza. La congiuntura economica che stiamo vivendo non lascera` nulla di immutato, al termine di essa ci troveremo di fronte scenari molto cambiati, dobbiamo quindi attrezzarci in tempo per affrontarli. La Regione Marche ha avviato quindi questo progetto dindagine sulle famiglie per raccogliere dati inerenti le condizioni lavorative, loccupazione, la situazione reddituale e altri aspetti di carattere socio-economico, anche per monitorarne levoluzione nel tempo in rapporto alle modifiche registrate dal mercato del lavoro. Lindagine, condotta tra marzo e luglio dello scorso anno, ha interessato 2.493 famiglie e ha messo in evidenza una situazione sostanzialmente omogenea tra i diversi territori della regione, pur se persistono alcune fisiologiche differenze. In particolare e` emerso un tasso di attivita` pari al 65,5% e un tasso di disoccupazione del 4,3%, con una maggiore incidenza per giovani e donne. Dallindagine e` emerso anche che l82% del totale dei dipendenti lavora sulla base di un contratto a tempo indeterminato. Tra i giovani fra i 15 e i 24 anni la quota di lavoro atipico e` pari al 48%. E soltanto il 12% degli atipici a inizio 2007 ha trovato unoccupazione a tempo indeterminato entro il marzo 2008. E ancora. Circa la meta` dei disoccupati marchigiani evidenziano un periodo di permanenza nella disoccupazione per un periodo superiore a dodici mesi. La qualifica del lavoratore marchigiano e` prevalentemente quella di operaio (39%), mentre la retribuzione media netta mensile e` pari a 1398 euro e il 25 per cento dei lavoratori guadagna meno di mille euro nette mensili. Interessante il dato sulla mobilita` sociale conseguente al livello di istruzione. Infatti nelle Marche il 64 per cento dei figli di laureati raggiunge la laurea, contro il solo 7 per cento di figli di genitori con licenza elementare. Per quanto riguarda la produttivita` del lavoro nei settori manifatturieri, questa e` massima nel comparto legno, minima nel tessile. La foto scattata alla famiglia media marchigiana dice che e` composta da 2,7 componenti di cui 1,8 percettori di reddito.(f.b.)