Tutelare lambiente, la costa, la sicurezza della navigazione e lagibilita` delle strutture portuali: sono gli obiettivi che la Regione Marche intende conseguire attraverso lemanazione delle nuove Linee guida per la gestione dei materiali dragati. Su proposta dellassessore ai Lavori Pubblici, Gianluca Carrabs, la Giunta regionale ha revocato le precedenti disposizione del 2007 e approvato un nuovo disciplinare. Le norme abrogate chiarisce Carrabs non erano di facile applicazione, in quanto carenti sul fronte dei criteri per il campionamento dei sedimenti da sottoporre a movimentazione. Di fatto non hanno avviato nessun procedimento amministrativo, mentre e` invece urgente poter disporre di prescrizioni chiare per recuperare lagibilita` dei porti e per rafforzare la difesa costiera. Le nuove linee guida propongono metodologie di analisi e di riposizionamento dei materiali in sintonia con le attuali problematiche tecniche, normative e ambientali della gestione dei sedimenti marini e fluviali. Lo scopo e` quello di promuovere un corretto controllo dei residui recuperati che rappresentano, comunque, una risorsa da riutilizzare. Le disposizioni non riguardano la realizzazione delle casse di colmata (aree destinate a deposito e riutilizzo del materiale di escavazione), in quanto sono oggetto di uno specifico accordo di programma tra ministero dellAmbiente, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), Regione Marche e Comuni interessati. Le linee guida sono state trasmesse alle Province, allAutorita` portuale di Ancona, alle Capitanerie di porto marchigiane, al Genio civile e opere marittime del ministero delle Infrastrutture, ai Comuni in cui ricadono i porti delle Marche, allArpam e alle societa` che gestiscono i porti turistici.
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