La Giunta regionale ha modificato criteri e modalita` per la concessione di contributi diretti allacquisto di riproduttori maschi e femmine delle specie bovina e ovina.
Questi contributi dice il vicepresidente e assessore allAgricoltura Paolo Petrini costituiscono unimportante fonte di sostegno per gli allevatori e un intervento significativo per il miglioramento genetico del bestiame, con un riferimento particolare alla razza bovina marchigiana. Ora, a seguito delle modifiche normative comunitarie, siamo intervenuti, in accordo con le associazioni allevatori della regione, per adeguare e semplificare ulteriormente le nostre procedure.
In particolare sara` applicabile il regime, cosiddetto de minimis, ossia quello piu` snello tra i diversi previsti dalla Commissione europea. Questo tipo di aiuti non potra` superare i 7mila 500 euro complessivi in tre anni per ciascuna impresa.
I beneficiari degli aiuti sono gli imprenditori agricoli singoli o associati localizzati nelle Marche. Per quanto riguarda i riproduttori maschi, sono ammissibili a contributo i costi dacquisto di esemplari di razza pura iscritti al libro geneologico o registro anagrafico, provenienti da centri genetici o da centri selettivi riconosciuti dalla Regione. I contributi potranno coprire dal 30 per cento dei costi, nel caso di ovini, al 50 per cento nel caso di bovini di razza marchigiana, in allevamenti localizzati in zone disagiate.
Per quanto riguarda invece lacquisto di riproduttori femmine, e` ammesso lacquisto di capi di razza pura, anchessi iscritti al libro geneologico o registro anagrafico. I contributi andranno da un minimo del 40 per cento per gli ovini a un massimo del 50 per cento nel caso di bovini di razza marchigiana, in allevamenti localizzati in zone disagiate. Nel caso degli esemplari femmina, tuttavia, e` previsto un tetto massimo di spesa su cui calcolare il contributo: 150 200 euro per gli ovini, a seconda delleta` del capo, duemila euro per le bovine.(f.b.)
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