Migliorare loperativita` del porto di Numana, rilanciandone la vocazione turistica legata alla nautica da diporto. E` lobiettivo di un protocollo dintesa che verra` sottoscritto dalla Regione Marche e dal Comune del Co`nero. La Giunta regionale ha approvato lo schema dellaccordo che prevede una collaborazione tra le due amministrazioni per redigere il Piano regolatore portuale della cittadina. Attualmente la struttura di Numana non dispone di un Piano Regolatore che disciplini lutilizzo delle aree demaniali. Il Piano regionale dei porti evidenzia lassessore Lidio Rocchi prevede il rilancio della struttura portuale di Numana, attraverso la predisposizione di uno specifico Piano regolatore. Il protocollo dintesa rappresenta lo strumento amministrativi idoneo per fissare gli obiettivi e gli indirizzi di sviluppo dello scalo, armonizzando le esigenze locali con quelle della programmazione regionale. Regione e Comune daranno vita a un tavolo tecnico che dovra` accelerare lapprovazione del Piano regolatore. I due enti, in particolare, si scambieranno informazioni e documentazione tecnica.
Lattuale porto di Numana e` stato realizzato negli anni 70 del secolo scorso. E` costituito da una diga foranea esterna, parallela alla linea di costa, con due ingressi nel bacino portuale: uno a sud e laltro a nord. Le opere di difesa esterna risultano non sufficienti per garantire la sicurezza degli ormeggi in occasione delle mareggiate, penalizzando lutilizzo completo e funzionale dellapprodo. Regione e Comune concordano, pertanto, che il Piano individuera`, come prioritari, gli interventi finalizzati alla messa in sicurezza del porto e al miglioramento dellimboccature esistenti per assicurare la tranquillita` degli ormeggi anche in occasione delle mareggiate. Le opere infrastrutturali dovranno, poi, ridurre linterramento dei fondali e favorire lincremento dei posti barca. Le opere a terra saranno invece orientate a favorire lintegrazione del porto con la citta` attraverso la previsione dei necessari servizi, la riqualificazione ambientale (delocalizzazione degli impianti fognari, trattamento delle acqua piovane, interazione del verde pubblico), oltre alla creazione di percorsi pedonali e ciclabili, anche panoramici, lungo le opere foranee ed esterne.
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