Partira` a breve un progetto sperimentale di prevenzione per i lavoratori del comparto del legno delle Marche e, in particolare del distretto legno della provincia di Pesaro e Urbino. Le linee guida sono definite da un protocollo dintesa che sara` sottoscritto da Regione, Inail, Ispesl (Istituto superiore prevenzione e sicurezza sul lavoro), Cgil-Cisl-Uil, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai, Confapi, Confindustria Pesaro Urbino e Asur.
Il settore del legno dichiara lassessore regionale alla Salute, Almerino Mezzolani e` tra quelli caratterizzati dalla maggiore incidenza infortunistica e dalla persistenza di patologie da lavoro, per questo si e` deciso di attivare ed estendere a livello territoriale esperienze gia` fatte a livello nazionale.
I dati parlano della presenza al 2006 sul territorio regionale di 3422 unita` produttive, di cui 1506 nella provincia di Pesaro e Urbino. Gli addetti, nel 2005, erano 18.360 (circa la meta` nella stessa provincia del nord delle Marche). Nel periodo 2000-2006 gli infortuni sono stati 10.193 (5509 a Pesaro-Urbino) e 520 malattie professionali denunciate (360 nella provincia di Pesaro e Urbino).
Si tratta di un progetto continua Mezzolani che integra gli aspetti di informazione, formazione, comunicazione e assistenza alle imprese con quelli di vera e propria verifica, in modo da diffondere tra tutti gli addetti una maggiore cultura della sicurezza.
Lintesa, della durata di tre anni, privilegera` la ricerca della massima condivisione da parte delle imprese destinatarie, stimolandone linteresse e il coinvolgimento attivo nellincremento delle condizioni di sicurezza degli ambienti di lavoro.
Tra gli obiettivi anche lallargamento della platea dei soggetti coinvolti nelle azioni della campagna, in particolare dei datori di lavoro e dei lavoratori delle microimprese; il coinvolgimento delle aziende anche per filiere produttive; lattenzione alla crescita della sensibilita` e capacita` di intervento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e territoriali; lattenzione ai lavoratori stranieri; lo sviluppo di sensibilita` e competenza anche tra i soggetti che a vario titolo affiancano il datore di lavoro.
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