A strettissimo giro, subito dopo il parere favorevole del Consiglio regionale di mercoledi` scorso, la Giunta ha approvato criteri e modalita` che rendono esecutivo il fondo regionale straordinario contro la crisi. Le misure riguardano interventi sociali sottolinea il presidente Gian Mario Spacca - basati su contratti di solidarieta` difensivi, a tutela dei posti di lavoro, e sostegno alle famiglie, attraverso un contributo diretto di 200 euro per un anno. Complessivamente investiamo cinque milioni di euro, tre per i contratti, puntando a mantenere i livelli occupazionali esistenti, tramite una riduzione incentivata dellorario di lavoro, e due per il contributo mensile alle famiglie con disoccupati. Altri cinque milioni di euro si aggiungeranno a breve, grazie ai fondi Fas e, successivamente, tramite lassestamento di bilancio. Dopo la rapida intesa dello scorso due febbraio con Cgil, Cisl e Uil, Giunta e Consiglio hanno fatto tempestivamente la propria parte e ora possono partire i bandi per i contributi. Il piano anti-crisi della Regione, che prevede anche un fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, procede spedito nellattuazione, a tutela del lavoro e della coesione sociale, con azioni concrete e condivise, veloci e integrate, efficaci in tutta la regione.
Contratti di solidarieta`. Tre milioni andranno a beneficio, si prevede, di circa 2mila lavoratori, per garantire il mantenimento della base occupazionale. L'intervento consiste nella riduzione incentivata dell'orario, come previsto dalla Legge 863/1984 e della legge regionale 2/2005, con il riconoscimento di una quota pari al 25% di quella non lavorata. L'emanazione di un bando pubblico aperto a breve, attraverso graduatorie mensili, consente di far fronte alle richieste che perverranno. Grazie allintervento della Regione il livello retributivo rimarra` vicino al 100 per cento.
Sostegno al reddito delle famiglie. L'intervento consiste in un contributo diretto di 200 euro mensili per 12 mensilita`, ai nuclei familiari con lavoratori dipendenti, residenti nelle Marche, disoccupati a causa di licenziamento, dimissioni per giusta causa, mancato rinnovo di un contratto di lavoro a termine (precari). Tra questi ultimi, e con le stesse modalita`, rientrano i lavoratori subordinati e i contratti di collaborazione. Si prevede che potranno accedere ai benefici circa duemila beneficiari. La graduatoria di questi soggetti beneficiari, verificata su base quadrimestrale, per l'accertamento delle condizioni di accesso ai benefici, sara` determinata in base al reddito Isee corrente, rimodulato convenzionalmente con l'abbattimento del reddito da lavoro dipendente nelle misure seguenti: senza indennita` 100%, con mobilita` in deroga 80%, disoccupazione ordinaria 60%, indennita` di mobilita` 40%. La presentazione delle istanze alla Regione sara` compiuta attraverso i Centri di assistenza fiscale, previa stipula di apposita convenzione. (f.b.)
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