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11/02/2009

COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO, LA REGIONE ADERISCE AL PROGRAMMA COMUNITARIO EUROPEAID

La Giunta regionale aderisce al Programma comunitario di cooperazione della Commissione europea denominato EuropeAid (External cooperation programmes) con i paesi in via di sviluppo e i paesi emergenti nella tematica `Attori non statali e autorita` locali in sviluppo (Non-state actors and local authorities in development). Tre in particolare, i settori di cooperazione: azioni nei Paesi partner(multi-paese) per attori non statali e autorita` locali; sensibilizzazione dellopinione pubblica ed educazione allo sviluppo in Europa; coordinamento,cooperazione e creazione di reti tra organizzazioni europee in materia di sviluppo. Il programma si inserisce nellambito delle iniziative di solidarieta` e di cooperazione internazionale disciplinate dal Regolamento CE n.1905/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, e dalla legge regionale n. 9 del 2002 Attivita` regionali di promozione dei diritti umani, della cultura della pace, della cooperazione allo sviluppo e della solidarieta` internazionale. Un impegno pluriennale sottolinea Marco Amagliani, assessore regionale alla cooperazione allo sviluppo che si caratterizza per la capacita` di coinvolgere e valorizzare, in una logica di sistema e di messa in rete, il patrimonio di esperienza, di competenza e di `buone pratiche di tutti gli attori pubblici e privati: enti locali, associazioni del volontariato, organizzazioni di categoria, Universita`. Obiettivo dei progetti di cooperazione allo sviluppo contenuti nel programma comunitario e` promuovere, nellambito di una strategia globale, una societa` inclusiva, migliorando i processi decisionali delle autorita` locali dei paesi partners. In questa logica, particolare attenzione e` rivolta ai temi della panificazione territoriale, del trasporto pubblico e della prevenzione dei rischi; altri temi prioritari sono la riduzione della poverta`, la promozione dei diritti umani, la valorizzazione del ruolo della donna, diritti dei bambini, degli anziani e dei disabili, la lotta contro lAids, lambiente e il cambiamento climatico. Le azioni devono aver luogo in almeno due paesi, con priorita` assoluta verso quelli meno sviluppati. I progetti di educazione allo sviluppo sono destinati a sensibilizzare lopinione pubblica sulle questioni dello sviluppo dellUnione Europea, in particolare dei 12 nuovi stati membri, e a promuovere relazioni piu` eque tra paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo. Anche in questo caso, particolare attenzione e` rivolta a settori di rilevante interesse sociale, quali: emigrazione, lavoro, ambiente, commercio, compreso quello equo e solidale, sicurezza, lavoro, diritti umani, ambiente e tutela della salute, mezzi di comunicazione; di rilievo il tema della riduzione della poverta` nel contesto dello sviluppo sostenibile,compreso il perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio nei paesi dellAfrica sub-sahariana. I progetti di networking in Europa puntano,infine, a rafforzare le reti e le piattaforme degli attori non statali e associazioni di enti locali, consolidare gli scambi di buone pratiche con le istituzioni comunitarie attraverso una migliore integrazione delle politiche attive di sviluppo. (s.p.)