La commercializzazione di prodotti provenienti soprattutto dagli sbarchi e dallacquacoltura locali diventa obiettivo primario nellambito delle realizzazioni progettuali del settore. E quanto stabilisce la delibera proposta dallassessore regionale Vittoriano Solazzi e approvata dalla giunta regionale nei giorni scorsi. Di norma spiega Solazzi nel settore della trasformazione e commercializzazione del prodotto ittico succede che le ditte di dimensioni maggiori, che assorbono il maggior quantitativo di risorse pubbliche in quanto in grado di realizzare investimenti di una certa rilevanza, sono anche quelle che, proprio per le dimensioni del giro di affari sottostante, si approvvigionano per la materia prima sui mercati esteri, con scarsi benefici diretti sul settore della pesca ed acquacoltura, proprio perche` la materia prima proviene in prevalenza da fuori regione se non addirittura dallestero. Ma visto che il nostro scopo e` favorire, tramite le risorse Fep, il settore della pesca e dellacquacoltura territorialmente rilevante, allora riteniamo opportuno considerare prioritario anche lobiettivo commesso alla commercializzazione dei prodotti degli sbarchi e dellacquacoltura locali. Dal punto di vista attuativo (nellambito della misura 2.3 Trasformazione e commercializzazione del pesce Regolamento CE n.1198/2006 art. 34 e 35) la delibera prevede che, nella predisposizione dellavviso pubblico per la concessione di contributi alle imprese operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione del pesce, che verra` redatto secondo quanto gia` fatto per le altre misure attivate a titolo del Fep, tramite avviso unico, valido per lintero periodo di programmazione, con fissazione di diverse scadenze temporali per la presentazione delle istanze, una scadenza sia riservata alle sole imprese che realizzino interventi che hanno come obiettivo quello di favorire appunto la commercializzazione di prodotti provenienti soprattutto dagli sbarchi e dallacquacoltura locali.
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