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04/02/2009

COMMISSARIAMENTO DEL CONSIND, LE RAGIONE TECNICHE DELLA DECISIONE. SPACCA: "UNA GARANZIA PER IL TERRITORIO E I SUOI AMMINISTRATORI"

La Giunta regionale ha adottato la decisione di commissariamento del Consorzio di industrializzazione delle Valli del Tronto, dellAso e del Tesino (Piceno Consind) prendendo atto e sulla base delle risultanze tecniche della relazione ispettiva predisposta dal dirigente regionale incaricato. Tale ispezione rientra nellesercizio delle funzioni di vigilanza e controllo che le leggi nazionali e regionali attribuiscono specificamente alla Regione, la quale non partecipa alla gestione del Consorzio stesso. Seguendo modelli organizzativi consolidati nei rapporti istituzionali, la Giunta ha indicato, quale commissario, il Presidente della Provincia competente per territorio, che si dovra` avvalere di un soggetto attuatore vicecommissario (da nominare) per lesercizio operativo delle funzioni commissariali. La Giunta regionale ha concesso 12 mesi per la realizzazione di un nuovo piano industriale, perche` si rende necessario un tempo congruo, in considerazione della imminente tornata amministrativa, per verificare le condizioni per il rilancio del Consorzio. Nella relazione tecnica, alla base della decisione della Giunta, vengono indicati le pesantissimi criticita` finanziarie, gestionali e legali del Consorzio stesso, con particolare riferimento ai seguenti punti: - i limiti della pianificazione urbanistica sovra-comunale realizzata e da realizzare; - la gestione inefficiente e altamente deficitaria del ramo acque; - gli squilibri negativi strutturali tra entrate e uscite, rilevate ripetutamente anche dal collegio dei revisori dei conti; - lassenza di certezze sulla consistenza patrimoniale e fattibilita` del programma di alienazioni; - le vicende giudiziarie in corso, con procedimenti penali in essere e sentenze di condanna di primo grado della Corte dei Conti per danni erariali; - lindeterminatezza del piano industriale in corso. La relazione tecnica si conclude dicendo che per tutte queste ragioni evidenziate si ritiene che difficilmente il Piano industriale proposto possa risultare idoneo a risolvere le numerose criticita`, in particolare quelle di tipo finanziario, relative alla situazione del Consorzio Alla luce delle considerazioni sopra esposte risulta difficoltoso ipotizzare non solo la continuazione dellattivita`, ma anche la ridefinizione della missione dellente. Non sembrano infatti sussistere valide alternative al commissariamento finalizzato alla riconversione e liquidazione del Consorzio. A tale fine, utilizzando i poteri di cui allart. 12 della L.R. 48/1996, si propone il Commissariamento dellEnte per predisporre - entro 12 mesi - un piano industriale di rilancio dellente. Qualora cio` non risultasse possibile, lente dovrebbe essere avviato alla liquidazione. La decisione della Regione - ha commentato il presidente Gian Mario Spacca - ha natura tecnica e conseguente alle indicazioni emerse nella relazione ispettiva. Non poteva essere altrimenti, considerati gli obblighi di legge che impongono alla Regione di svolgere in modo vincolante funzioni di vigilanza e controllo. La definizione di un Commissario con un profilo rigorosamente istituzionale e` la forma piu` alta di garanzia per il territorio e per i suoi amministratori. La Regione non ha partecipato in passato e non partecipa alla gestione del Consorzio stesso, per cui spetta agli enti consorziati, insieme al Commissario, provvedere a un nuovo progetto di rilancio per evitare la liquidazione dellEnte. E, comunque, la Regione Marche non ha mai fatto venire meno la solidarieta` al territorio Piceno in alcuna circostanza: nella garanzia di una progettualita` corretta, trasparente e sostenibile finanziariamente, non si sottrarra` nemmeno in questa occasione.