Rafforzare la sicurezza dei cittadini marchigiani attraverso unulteriore crescita del sistema della Protezione civile. A tale scopo e` stato firmato questa mattina a Roma un protocollo dintesa tra il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, e il capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale, Guido Bertolaso. Presente alla firma anche il direttore del Dipartimento Protezione civile Marche, Roberto Oreficini Rosi.
I cittadini avvertono lesigenza ha detto Spacca di avere piu` sicurezza. Per questo e` fondamentale la collaborazione operativa tra la Regione e il Dipartimento nazionale, nella prospettiva della realizzazione di un sistema ancora piu` coordinato per la gestione delle azioni di previsione, prevenzione del rischio e delle situazioni di crisi. Allo stesso tempo ha continuato Spacca - deve migliorare la conoscenza dei fenomeni che incidono sullincolumita` della popolazione e sullintegrita` dei beni.
La collaborazione tra la Regione Marche e il Dipartimento si pone finora su livelli molto soddisfacenti: E un rapporto ha affermato Bertolaso divenuto di grande interesse che ha prodotto risultati importanti per lintero sistema nazionale e regionale della Protezione civile.
Lintesa prevede uno scambio integrato di informazioni, anche attraverso limpiego di sistemi di interconnessione avanzata, e la valutazione congiunta dei programmi e degli interventi da realizzare nellambito delle rispettive competenze. Oltre a questo, altro punto sara` lattivazione di iniziative comuni in materia di formazione e aggiornamento del personale istituzionalmente addetto e dei volontari che hanno assunto una sempre maggiore importanza nel sistema della Protezione civile.
Attivita` di informazione ha poi spiegato Spacca in materia di rischi e relative misure di sicurezza, oltre alla promozione di comportamenti corretti e di buone pratiche, dovranno essere garantite anche alla popolazione, perche` tutta la comunita` possa vivere consapevolmente il territorio.
Ogni anno sara` predisposto congiuntamente il programma dettagliato delle attivita`, tra le quali sono incluse periodiche esercitazioni per testare i piani di emergenza relativi alle diverse situazioni di crisi predisposti nel territorio regionale.
Il protocollo, di durata quinquennale, disciplina inoltre leventuale acquisizione e utilizzo di finanziamenti dellUE per interventi di settore; prevede da parte della Regione la disponibilita` ad operare per la realizzazione di attivita` di supporto per le altre componenti del sistema nazionale della Protezione civile e ad impiegare il proprio personale, i propri mezzi e attrezzature per la realizzazione di eventuali interventi di emergenza allestero.
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