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23/01/2009

BALCANI E ARTIGIANATO, AD ANCONA UN MEETING INTERNAZIONALE PER POTENZIARE LE RELAZIONI ECONOMICHE

Si e` svolto oggi ad Ancona, nella sede della Regione Marche (Palazzo Li Madou) il meeting internazionale I Balcani e lartigianato. Produrre locale ed agire globale per nuove vie di sviluppo, organizzato dalla Regione Marche in collaborazione con lAgenzia regionale di sviluppo Svim e le organizzazioni di categoria Cna e Confartigianato. Iniziativa finanziata da fondi europei. Do il benvenuto alle delegazioni dei paesi balcanici, ai rappresentanti del governo centrale, ai numerosi artigiani e alle loro associazioni di categoria ha detto il presidente delle Marche, Gian Mario Spacca, durante il suo intervento oggi siamo qui per mettere ulteriormente a punto una strategia che ci vede impegnati da tempo. Il fine e` rendere lAdriatico un mare di pace e promuovere lingresso dei Balcani nellUnione Europea. Obiettivo ambizioso per il quale abbiamo una strategia altrettanto ambiziosa. Si tratta di costruire una vera e propria comunita` adriatica europea, che nasca dalla partecipazione della societa` civile. Per questo e` importante la collaborazione tra istituzioni, camere di commercio, imprese. E per questo oggi siamo qui a parlare di artigianato e piccole imprese, di un modello di sviluppo basato sui distretti e di capacita` progettuale utile allo sviluppo delle due sponde del mare che ci unisce. Le imprese artigiane incontrano maggiori difficolta` a confrontarsi con lestero, per questo e` necessario agire insieme, mediante consorzi, reti, associazioni, in ottica settoriale e tenendo ben presenti gli interessi reciproci da soddisfare. Su questa linea abbiamo realizzato il progetto Clas e siamo protagonisti nel 50 per cento dei progetti di cooperazione Interreg lanciati dallUnione europea. Partendo da qui, la Regione Marche, attraverso azioni di internazionalizzazione e cooperazione allo sviluppo, in piena condivisione con il governo centrale, lavora alla realizzazione della comunita` adriatica. Una realta` il cui collante e` dato da economia, cultura, turismo, urbanistica e processi democratici. I lavori sono stati aperti dallassessore allIndustria e Artigianato, Fabio Badiali, mentre ha coordinato lamministratore unico di Svim Sviluppo Marche, Roberto Tontini. Nelle Marche ha detto Badiali un terzo del totale delle imprese e` artigiano, cosi` come i due terzi delle aziende manifatturiere. Siamo la regione piu` artigiana dItalia, leconomia regionale deve molto a questo settore. Uneconomia la nostra che guarda tradizionalmente ad est: verso i balcani esportiamo molto e i trend sono in crescita, anche se la crisi internazionale ha il suo peso. Sono intervenuti, oltre a rappresentanti dellIstituto per il commercio estero, del Ministero per gli Affari esteri e del Ministero dello Sviluppo economico, membri di istituzioni, agenzie di sviluppo, organizzazioni di categoria di Marche, Slovenia, Croazia, Albania e Serbia. Nel pomeriggio workshop tematici sul settore legno-mobile, meccanica e nautica; coordinati dai centri servizi Cosmob e Meccano e dalle organizzazioni di categoria. Hanno partecipato circa 70 aziende, sia marchigiane che provenienti dai paesi balcanici. Il Meeting e` rientrato nel Progetto Balcani che la Regione ha predisposto per cogliere appieno le opportunita` legate a relazioni con unarea sempre piu` strategica nello scenario europeo, nazionale e locale. LItalia e` al primo posto per interscambi commerciali con i Balcani occidentali e le Marche, che dallanno scorso ospitano la sede nazionale del Segretariato dellIniziativa Adriatico Ionica dal prossimo giugno sono attese iniziative internazionali ad Ancona per lassunzione della presidenza da parte dellItalia - sono al centro di un processo aggregante che tocca temi cruciali per lo sviluppo socio-economico, tra cui quelli legati alla piccola e media impresa. Molte aziende artigiane delle Marche, caratterizzate da un alto livello di qualita` e know how tecnologico, praticano linternazionalizzazione con risultati significativi, ma spesso con grande dispendio di energie, nella ricerca e sperimentazione di soluzioni vincenti. Liniziativa di oggi, che si richiama al Tavolo Balcani convocato in settembre dal Ministero dello Sviluppo economico, rappresenta cosi` lavvio di un ciclo di incontri per supportare le imprese a piu` livelli: dalla descrizione di contesti economici e di buone pratiche per laccesso al credito e la strutturazione di reti tecnologicamente avanzate, alla delineazione del quadro domanda-offerta. Un vero e proprio Laboratorio sui Balcani per mettere a punto attivita` integrate per la crescita delle imprese artigiane. Lincontro ha avuto anche il fine di aumentare la conoscenza del sistema Marche e delle sue eccellenze oltre che intensificare i contatti tra istituzioni e imprese delle due sponde. Negli ultimi anni lexport dalle Marche verso i Balcani occidentali tende ad aumentare. Analizzando i dati Istat (primi tre trimestri dellanno), a parte il caso della Croazia, dove il valore delle esportazioni dalle Marche e` calato dai 65.309.352 euro del 2007 ai 59.869.814 del 2008, Slovenia, Serbia e Albania fanno registrare segno positivo. Nellultimo anno le Marche hanno esportato in Slovenia merce per 49.176.656 euro (erano 48.135.691 nel 2007 e 39.644.335 nel 2006), in Serbia per 53.363.222 euro (44.637.655 nel 2007 e 31.775.697 nel 2006) e in Albania per 69.842.236 euro (63.772.924 nel 2007, 40.356.326 nel 2006).(f.b.)