Presentare progetti di qualita`, per rilanciare le prospettive di crescita del Fermano attraverso lutilizzo delle risorse europee disponibili. E` linvito che rivolge, alle amministrazioni comunali, il vice presidente della Regione, Paolo Petrini, assessore alle Politiche Comunitarie e presidente del Comitato regionale di sorveglianza del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Petrini interviene nel dibattito, apertosi nel Fermano, anche con spunti polemici, in merito allutilizzo delle risorse europee destinate allo sviluppo territoriale integrato.
Lasse 5 del Programma operativo regionale del Fesr evidenzia lassessore - e` riservato ai progetti territoriali integrati presentati da piu` amministrazioni locali o da una Provincia, perche` altrimenti nessuna amministrazione territoriale potrebbe finanziare opere singole, come invece avveniva nel periodo di programmazione 2000-2006. Questo cambiamento e` la conseguenza dellevoluzione delle politiche dellUnione europea e dei regolamenti emanati dalla Commissione, finalizzati a favorire le aggregazioni fra amministrazioni pubbliche. Limpegno della Regione e` quello di favorire tali sinergie, fornendo unassistenza tecnica puntuale e qualificata. Va chiarito che il ruolo delle Province non e` quello di suddividere le risorse fra i diversi progetti, ma di sensibilizzare i Comuni a concertare, con il territorio, le iniziative piu` opportune, la cui presentazione, per ottenere il finanziamento, resta a discrezione delle amministrazioni, provinciali e comunali, direttamente interessate al finanziamento. La questione e` stata ulteriormente focalizzata nel corso dellodierno incontro tecnico fra lAutorita` di gestione del Fesr e i funzionari delle Province, dei Comuni e delle Comunita` montane: riunione dedicata ad approfondire, ancora una volta, sotto il profilo operativo, le disposizioni del bando.
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