Sospensione di alcune situazioni a rischio di accorpamento e sostanziale conferma dei Piani provinciali sul dimensionamento scolastico. E questa in estrema sintesi la proposta presentata oggi dallassessore regionale allIstruzione-Formazione- Enti locali, Stefania Benatti ai componenti del Tavolo interistituzionale, che si e` tenuto in Regione per fare il punto della situazione e concertare alcune scelte.
Erano presenti, oltre al presidente della I Commissione consiliare, Adriana Mollaroli e i componenti consiglieri Franca Romagnoli e Francesco Massi, anche gli assessori provinciali allIstruzione di Pesaro-Urbino, Renzo Savelli, di Ascoli Piceno, Olimpia Gobbi, di Macerata, Clara Maccari e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e Snals.
Lassessore Benatti, alla sua prima uscita istituzionale in una riunione di carattere operativo, ha ricevuto gli auguri di buon lavoro da tutti i componenti ed in premessa ha sottolineato che il suo obiettivo immediato e` quello di far perdere meno tempo possibile al sistema regionale in questo periodo di `collaudo nelle deleghe ricevute, compito facilitato dal buon lavoro impostato dal mio predecessore. La proposta di dimensionamento scolastico presentata dallassessore Ascoli ha detto- doveva tenere conto delle forti restrizioni imposte dal governo, usando un metro uguale per tutti i territori , scremando sulle indicazioni per i Comuni montani ( sotto i 300 alunni) e quelli non montani (sotto i 500) . Oggi, tenendo conto del dibattito scaturito in questi ultimi giorni, riteniamo di presentare una proposta che riassume la volonta` condivisa dei territori, senza snaturare la precedente. In pratica, proponiamo di ricalcare i Piani provinciali e sospendere nel giudizio alcuni casi, rimandando la decisione alla definizione di tutto il sistema di riorganizzazione dei plessi e degli organici. Del resto la nostra regione e` tra le piu` virtuose in termini di alunni (700 la media regionale a fronte della previsione normativa di 500) e in termini di organici, quindi possiamo permetterci di aspettare che vi sia una maggiore certezza normativa e regolamentare. Il Governo dovra` tenere conto che il sistema scolastico marchigiano non e` lontano dal dimensionamento ottimale.
Un nodo critico riguardava lobbligo di legge di non aumentare le dirigenze e linvito anzi a diminuirne almeno 4 in tre anni. Le Province e gli enti locali hanno dimostrato un grande senso di responsabilita` ha rimarcato Benatti - ed e` per questo che abbiamo potuto studiare una proposta che consente di avere un saldo zero, contemperando cioe` le esigenze di accorpamento con le nuove dirigenze previste con listituzione dei cinque Centri per lEducazione degli Adulti (uno per provincia).
La proposta e` stata condivisa da tutti i componenti del tavolo. Il consigliere Mollaroli lha definita una proposta equilibrata e sostenibile, che tiene conto anche dei difficili scenari futuri. Per lassessore Gobbi (AP) e` una fase di transizione di cui si dovra` tenere conto a livello nazionale, sia perche` nel prossimo anno tutte le competenze passeranno alla Regione, sia per il territorio ascolano e fermano in vista della nuova provincia. Lassessore Maccari (MC) ha evidenziato il buon lavoro svolto nel territorio anche da parte dei Comuni che hanno dimostrato consapevolezza dei problemi. Savelli (Prov. PU), in una generale disamina delle situazioni delle scuole nel pesarese, si e` espresso favorevolmente sulla sospensione dei casi che interessano il territorio provinciale. Dai Sindacati un generale parere positivo sulla proposta dellassessore Benatti, ma anche un invito alle Province a lavorare tutto lanno costantemente su questi problemi. Sottolineata dalle organizzazioni sindacali anche la necessita` di avere tempi piu` ampi per una razionalizzazione condivisa e definire il dimensionamento ottimale. (ade)
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