Sto presentando una proposta di legge per il Piano di riordino dei porti - ha detto il ministro Matteoli durante lincontro pubblico in Regione - Ma e` chiaro che questo e` un porto che non puo` che ritenersi prioritario nelle strategie di sviluppo nazionale per la sua posizione e le sue potenzialita`. I dati lo attestano e il mio impegno lo riconferma.
Il ministro ha risposto cosi` allappello del Presidente Spacca che ha ricordato le peculiarita` del porto di Ancona, il suo ruolo strategico e baricentrico e il pieno diritto ad essere inserito nei piani di sviluppo prioritario del sistema infrastrutturale italiano.
Lincontro di oggi conferma ha detto Spacca - il dialogo che si e` istaurato fra il governo nazionale e quello regionale e con tutta la filiera degli enti locali, che ci consente di accelerare le procedure avviate per le opere pubbliche. Oggi speriamo anche di sbloccare gli investimenti sul porto di Ancona per completare quel disegno fatto di reti (il sistema viario e ferroviario) e di nodi (porto aeroporto e interporto) e recuperare cosi` il ritardo storico che le Marche registrano.
Per suggellare con i fatti tale intenzione concreta, il ministro ha annunciato che, insieme al ministero dei Rapporti con le Regioni, dellAmbiente e al Presidente del Consiglio, firmera` un Atto aggiuntivo sulla Legge Quadro dedicata alle Marche, un atto di governo che suona come rogito notarile, teso a fissare risorse certe e tempi di attuazione certi per tali opere.
La mia visita ad Ancona oggi ha detto Matteoli - e` servita a rendermi conto che il porto e` profondamente inserito in un contesto di mobilita` strategica nazionale, insieme a interporto e aeroporto, al sistema Quadrilatero, Progetto pilota che lEuropa invidia e alle vie di collegamento trasversali stradali e ferroviarie. A proposito dellaeroporto Spacca ha ricordato che si e` in attesa del decreto congiunto col ministro dellEconomia per la Concessione Enac della gestione.
Appena arrivato, nonostante la pioggia battente, il ministro Matteoli che si definisce uomo di mare molto piu` che di montagna a bordo della corvetta della Guardia costiera ha visitato la nuova darsena osservando i mezzi di movimentazione merci, dalle gru ai nastri trasportatori, il porto turistico e quello peschereccio, proseguendo allinterno del vecchio porto per le banchine con i traghetti alla fonda per Grecia, Montenegro e Croazia, fino alla zona Fincantieri e ritornando poi alla piattaforma dei cantieri Isa da dove e` proseguito per lincontro in Regione. Sul diario di bordo e` rimasta la sua firma di cortesia con la dedica: A ricordo della giornata di visita al porto di Ancona, rilevando cio` che qui e` stato fatto e quanto ancora si puo` fare nellinteresse della regione Marche e dellItalia intera.
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