Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
19/12/2008

APPROVATE LE DELOCALIZZAZIONI DEGLI IMMOBILI IN ZONE DISSESTATE: 600 MILA EURO ALLE FAMGILIE SGOMBERATE

Un bel regalo di Natale per le famiglie che hanno dovuto abbandonare la prima abitazione in seguito a ordinanza di sgombero, perche` ubicata in zone soggette a dissesto idrogeologico. Saranno assegnati, infatti, complessivamente 600 mila euro come contributo di solidarieta`. La decisione adottata recentemente dalla giunta regionale su iniziativa dellassessore regionale ai Lavori Pubblici e Difesa del suolo, Gianluca Carrabs, interessa sette Comuni: Cagli (PU), Gualdo (MC), Lapedona (AP), Montefalcone Appenino (AP), Potenza Picena (MC), Mondavio (PU) e Force (AP). Con tale provvedimento spiega lassessore Carrabs si e` ritenuto opportuno indennizzare le famiglie piuttosto che intervenire per la messa in sicurezza del territorio, troppo onerosa e non sempre efficace, dando la possibilita`, ai proprietari degli immobili adibiti a prima abitazione e collocati in zone dissestate e come tali soggetti ad ordinanza di sgombero,di ricevere un contributo a fondo perduto per comprare unaltra abitazione. Lassessore Carrabs ha poi espresso soddisfazione per questa modalita` di intervento che costituisce un precedente importante: Dovrebbe essere esteso ha affermato - anche in materia di difesa costiera: infatti, dove lintervento di messa in sicurezza degli stabilimenti balneari e` troppo oneroso e compromettente per lequilibrio della linea di costa, si dovrebbe procedere alla delocalizzazione delle strutture antropiche, indennizzando gli operatori. La giunta regionale, con la stessa deliberazione, ha anche fissato i criteri per lammissibilita` del contributo che tengono conto della dimensione del nucleo familiare interessato e della superficie dellimmobile abbandonato. Saranno poi i Comuni ad applicare tali parametri per leffettiva liquidazione delle somme. Una quota delle somme trasferite potra` essere trattenuta dai Comuni per le operazioni di abbattimento dellimmobile, anche se la Regione ha stabilito una quota fissa per le famiglie non inferiore a 65.500 euro a nucleo. E lasciata al Comune anche la discrezionalita` di integrare il contributo. Nella maggioranza dei casi le risorse assegnate saranno destinate alledificazione o allacquisto di un nuovo alloggio ma, in caso di famiglie in eta` avanzata, anche come somme per garantirsi unassistenza in strutture specializzate. In sostanza lutilizzo delle somme non viene vincolato a specifiche destinazioni. Per quanto riguarda gli immobili e` stata valutata lopportunita` di abbatterli anche per ragioni di rischio per lincolumita` delle persone. (ade)