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19/12/2008

VICENDA MERCATONE ZETA- UGO ASCOLI: NON DISPERATE, LA REGIONE E' GIA' ATTENTA AL PROBLEMA E SEGUIRA' OGNI FASE

Sono usciti piu` rassicurati dallincontro in Regione con lassessore al Lavoro, Ugo Ascoli i 100 lavoratori della Emmezeta Mercatone di Camerano, ricevuti ed ascoltati per valutare la grave situazione che li sta coinvolgendo, dopo la comunicazione solo verbale che la Multinazionale francese Conforama vuole chiudere il punto vendita di Ancona insieme ad altri tre in Italia. Ascoli ha infatti sottolineato che si tratta per ora solo di parole a cui, non ce` da illudersi, seguiranno i fatti tristemente concreti. Ma occorrera` ha continuato- seguire tutte le procedure per avviare innanzitutto un periodo di 1 anno di Cassa integrazione per cessazione di azienda e solo successivamente le procedure di mobilita`. Cio` comportera` almeno due anni nei quali ci sara` possibilita` di assistenza al reddito pari all80% circa del salario. Ascoli ha anche affermato che sara` messo in campo ogni strumento per far precedere la Cassa integrazione al periodo di mobilita` ed ha ricordato che sussiste, comunque, un interesse in quella zona da parte di molti operatori commerciali ai quali si chiedera` di dare preferenza al ricollocamento dei lavoratori del Mercatone. A questo punto un applauso spontaneo da parte dei lavoratori presenti nella Sala Verde di Palazzo Leopardi ha preceduto le conclusioni dellassessore che ha invitato a non disperare: voi siete ancora dipendenti a tutti gli effetti, da parte della Regione Marche ce` la massima attenzione: abbiamo gia` sentito il Ministero del Lavoro a cui lAzienda si sarebbe gia` rivolta per informarsi sulla eventualita` di applicare la Cassa Integrazione. Da parte mia la massima disponibilita` ad incontrarci di nuovo qualora vi siano novita` ed informazioni di rilievo. Proprio la Cassa Integrazione che va richiesta dallazienda era listanza centrale dei lavoratori , rappresentata dalla CGIL Filcams con Claudio Di Pietro che ha ringraziato lassessore Ascoli per la sensibilita` dimostrata anche verso questa vicenda e la pronta presa in carico del problema in un momento cosi` difficile per tutto il territorio. Di Pietro ha poi ricordato che purtroppo le decisioni sul destino di tante persone si prendono a Parigi e questo comporta una maggiore difficolta` di dialogo con lAzienda. A questo si aggiunga che la proprieta` del fabbricato che ospita il Mercatone e` di una Finanziaria Immobiliare nazionale con la quale bisognera` prendere contatti. Di Pietro ha anche evidenziato la necessita` che la Regione Marche si attivi per aprire un tavolo generale di crisi per tutto il territorio, allargato ad altre associazioni di categoria. Un concetto ripreso anche dallassessore del comune di Ancona, Benadduci che, dopo la solidarieta` espressa ai tanti lavoratori anconetani, ha sottolineato la necessita` di fare sistema e di non lasciare sole le istituzioni ad affrontare questa pesante fase di crisi. Una fase che riguarda tutti, non solo il Comune di Camerano, ma ogni attore della societa` economica e civile. Un lavoratore, a nome di tutti, ha letto una lettera dove si chiedeva se solo i lavoratori debbano pagare i costi di gestioni fallaci, di promesse non mantenute, di luoghi di lavoro insalubri e precisava che lAzienda non mostra alcun interesse a rassicurare sul futuro di lavoratori che stanno perdendo un diritto fondamentale, quello al lavoro. Molti altri hanno fatto presente che e` stata offesa anche la dignita` con un buono spesa di 30 euro definito beffa, inviato ai dipendenti in questi giorni di Natale dallAzienda che richiama alla collaborazione nonostante le cattive notizie arrivate allimprovviso e comunicate brutalmente . Qualcun altro ha ipotizzato la necessita` di legiferare per obbligare le aziende multinazionali a lasciare i capitali nel Paese dove hanno ricavato reddito, senza reinvestire in ristrutturazioni. Lassessore provinciale al Lavoro, Maurizio Quercetti ha garantito la disponibilita` dellEnte a pianificare percorsi formativi e di riqualificazione professionale dei lavoratori che, nella peggiore delle ipotesi, dovessero essere messi in esubero. E intervenuto anche il sindaco di Camerano, Carmine Di Giacomo per assicurare che il Comune non ha alcuna intenzione di cambiare destinazione duso commerciale al sito del Mercatone, anche perche` sono state investite risorse per opere infrastrutturali. Per ora ha aggiunto non ci sono richieste ufficiali di rilevare il sito, ma siamo fiduciosi cio` che possa accadere presto. (ade)