Secondo incontro tra la Regione e il sistema bancario marchigiano per fare il punto della situazione economica alla vigilia di questo 2009 che viene annunciato come annus horribilis. Nel primo incontro a tal proposito era stato istituito lOsservatorio tecnico di monitoraggio permanente. A Palazzo Raffaello questa mattina erano presenti il presidente della Regione Gian Mario Spacca, gli assessori al bilancio Pietro Marcolini e allindustria Gianni Giaccaglia, il dirigente del Servizio Industria Fabrizio Costa , circa venti rappresentati di tutti gli istituti di credito che operano nelle Marche, il professor Piero Alessandrini membro del Comitato tecnico scientifico per i problemi del credito e della finanza e il presidente della Societa` regionale di Garanzia Carlo Lucarelli.
Nel corso dellincontro le banche hanno risposto positivamente alla sollecitazione della Regione a sostenere la liquidita` delle imprese e si e` concordato sulla necessita` di allargare il confronto periodico sulla crisi congiunturale e strutturale anche alle associazioni di categoria degli industriali e degli artigiani per avere confronto diretto sul bisogno di credito delle imprese e per una maggiore loro capitalizzazione. La Regione da parte sua ha garantito limpegno ad un monitoraggio costante e preciso sullandamento delleconomia regionale e sulle esigenze del territorio ed ha illustrato nei particolari la manovra anticrisi predisposta nellambito del bilancio 2009.
Una parte del bilancio ha spiegato Spacca servira` alla resistenza per tutelare il lavoro, la coesione sociale e lo sviluppo attraverso la massima espansione degli ammortizzatori sociali in deroga e delle garanzie per laccesso al credito. Da parte sua la Regione si e` gia` impegnata a dare certezza e a velocizzare i propri pagamenti in particolar modo nel settore della sanita` e ad accelerare il proprio programma di investimenti di circa 7 miliardi in totale in termini di infrastrutture viarie, di edilizia sanitaria e scolastica e Piano Casa. La differenza nel 2009 ha sottolineato il presidente in conclusione potranno farla pero` proprio i comportamenti delle banche nei confronti del sistema economico.
Il presidente ha quindi elencato le azioni anti-crisi. Il Fondo di solidarieta` per il lavoro e la Pmi di cinque milioni e` lo strumento che rafforza il sistema di garanzia per l'accesso al credito delle piccole imprese, per evitare impatti occupazionali negativi da fenomeni di razionamento dei finanziamenti. L'iniziativa e` stata gia` discussa con le banche, le Province e le Camere di Commercio e prevede il coinvolgimento del sistema dei Confidi, con un plafond di intervento potenziale di 200 milioni di euro. Il Fondo sociale, sempre di 5 mila euro, mira ad abbattere le rate di mutui ed i canoni dei cittadini e delle famiglie a basso reddito, per il sostegno delle fasce piu` deboli della popolazione alle prese con il carovita o con difficolta` lavorative. A queste risorse si aggiungeranno i Fondi della Banca Europea degli investimenti che opereranno in cinque settori principali: la riqualificazione delle strutture residenziali per anziani; l'ammodernamento dei sistemi idrici integrati; il potenziamento del ciclo dei rifiuti; lo sviluppo delle PMI e il rinnovamento del sistema di accoglienza del settore turistico gia` sperimentato con successo. Le banche in risposta hanno garantito la piena disponibilita` del sistema del credito al sostegno delleconomia. Lentita` della problematica e` tale hanno sottolineato i vari rappresentanti che serve limpegno di tutti e in questo momento siamo disposti a mettere da parte la concorrenza a favore di uno sforzo comune. Unoperazione in pool sollecitata in particolar modo per la Merloni in considerazione del fatto che i benefici della legge Marzano garantiscono il credito erogato. Su questo argomento la Regione ha gia` richiesto anche lintervento del Ministro per lo sviluppo economico Claudio Scajola. In conclusione il professor Alessandrini ha espresso un ottimismo responsabile. Il sistema Marche con il sostegno della Regione che ha predisposto una manovra lungimirante e con laiuto delle banche puo` farcela ancora una volta meglio di altri.
Il fatto di avere tanti piccoli imprenditori ci da` tanti piccoli problemi, ma garantisce una tenuta di fondo perche` si tratta di categorie disposte a riconvertirsi. Il problema e` piu` grave dove esistono solo grandi aziende.
All'incontro hanno partecipato i rappresentanti di Banca delle Marche, BCC Picena, BCC Gradara, Monte dei Paschi di Siena, Carifac, Intesa San Paolo, Banca dItalia, Unicredit, Banca dellAdriatico, Banca Provinciale di Macerata, BCC Falconara, Carisap.
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