La Regione Marche ha chiesto al Governo nazionale lo stato di emergenza per i danni causati dalle mareggiate dello scorso 11 dicembre, anticipando che occorreranno almeno due settimane, dal termine delle condizioni meteorologiche avverse per individuarne lentita`. Il presidente Gian Mario Spacca ha inviato una lettera al presidente del Consiglio dei ministri, on. Silvio Berlusconi, evidenziando che solo con la dichiarazione dello stato di emergenza e la successiva nomina di un commissario delegato sara` possibile avviare celermente gli interventi di ripristino, in tempo utile per la prossima stagione primaverile-estiva. Spacca ha precisato che il maltempo ha interessato lintero territorio regionale, con precipitazioni medie di 70 millimetri di pioggia e picchi locali di circa 110 millimetri. Lintero tratto costiero e` stato interessato da violente mareggiate da levante ha scritto il presidente i cui effetti sono stati amplificati dallalta marea, con altezze onda pari a circa 2,5 metri. La violenza del mare ha raggiunto e danneggiato tutte le infrastrutture di tipo turistico, ha eroso tratti di strada costiera, scoperchiando le condotte fognarie, ha interessato in piu` punti la dorsale ferroviaria che collega Bologna a Bari. Il mare ha anche invaso porzioni di territorio limitrofe, con conseguenze ambientali non valutabili nel breve periodo. Spacca ha anche segnalato episodi critici che si sono registrati soprattutto nei comuni di Numana, Loreto, Recanati, Porto Recanati, Montemarciano, Mondolfo, Pesaro, Cupramarittima, San Benedetto del Tronto. Fortunatamente non si sono avute conseguenze gravi per le persone, solo per la pronta risposta data da tutte le amministrazioni interessate, coordinate dalla Sala operativa della Protezione civile regionale. Lo scenario risultante da questa violenta ondata di maltempo e` quello di un territorio compromesso nella quasi totalita` della fascia costiera, dove insistono sia le attivita` turistiche che sono determinanti per leconomia regionale, sia le principali infrastrutture stradali e ferroviarie. Il restante territorio collinare e montano conclude Spacca e` stato, poi, interessato da molteplici fenomeni franosi, che hanno minacciato soprattutto il reticolo viario provinciale e comunale, nonostante lottimo livello di manutenzione dei suoli che, da sempre, caratterizza le politiche gestionali degli enti locali di questa regione.
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