Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
05/12/2008

AREA VASTA MACERATA: AL VIA LA SPERIMENTAZIONE

Il Piano Sanitario 2007 2009 traduce in concreto un nuovo modo di fare salute a vantaggio dei cittadini attraverso un forte impegno nel contrasto di sprechi e disfunzioni. Lapproccio metodologico generale del Piano prevede limplementazione di soluzioni da declinare in progetti operativi a livello di area vasta, intesa come ambito ottimale di intervento per garantire il miglior funzionamento del sistema sanitario regionale a copertura dei bisogni della popolazione. Linsieme delle azioni di intervento si traducono nella realizzazione di sperimentazioni gestionali e di studi di fattibilita` che, nellambito di ciascuna area vasta e con il coinvolgimento delle Aziende, permettano di creare le condizioni per concretizzare le azioni strategiche individuate. In questo contesto sono state avviate le sperimentazioni per lintegrazione degli ospedali di Pesaro e Fano a nord della regione e di Ascoli e San Benedetto a sud. L'integrazione tra ospedali vicini e` infatti essenziale per aumentare l'accessibilita` e la qualita` delle prestazioni, con ricadute positive sul contenimento delle liste di attesa. Raccordare l'attivita` e l'assistenza ospedaliera su scala sovracomunale favorisce, inoltre, il migliore utilizzo delle risorse disponibili e il contenimento della mobilita` passiva verso i servizi ospedalieri extraregionali. Allo stesso modo e` stato inaugurato oggi il progetto di interesse regionale Modello sperimentale di organizzazione nellarea vasta 3 delle reti clinica, sociosanitaria, emergenza-urgenza, prevenzione e servizi di supporto. Il via libera e` arrivato dopo una riunione allassessorato alla Salute tra lassessore Almerino Mezzolani, il dirigente del Servizio salute Carmine Ruta, il direttore generale dellAsur Roberto Malucelli, il direttore della zona territoriale di Civitanova Marche Pierpaolo Morosini, di Macerata Piero Ciccarelli e di Camerino Pierluigi Gigliucci. La sperimentazione spiega Mezzolani - coinvolgera` circa 3.500 professionisti e una popolazione di 330mila cittadini tra Civitanova, Macerata e Camerino. Lavvio del nuovo sistema di basera` su una logica di sussidiarieta` a partire da funzioni ed attivita` per le quali le condizioni organizzative consentano una realizzazione piu` rapida ed efficace in costante raccordo con il Servizio Salute. Il percorso intrapreso dovra` svolgersi allinterno degli obiettivi definiti dal Piano sanitario e delle compatibilita` economiche previste. Le risorse infatti sono quelle gia` assegnate ai budget delle singole zone, senza ulteriori aggiunte. I punti significativi del riordino di ciascuna delle reti interessate dovranno realizzarsi il primo semestre della sperimentazione, da implementare poi nellanno successivo. Tutto cio` avverra` con il coinvolgimento dei soggetti istituzionali e delle forze sociali interessate. Lesigenza della sperimentazione del modello organizzativo in area vasta nasce sia dalla necessita` di dare attuazione ai contenuti del PSR che dallanalisi di alcune criticita` presenti nellattuale assetto organizzativi. In particolare spiega il dottor Ruta ce` la necessita` di implementare percorsi diagnostici/terapeutici integrati con il paziente e lobiettivo di individuare standard di riferimento clinici. Il programma di organizzazione in area vasta deve privilegiare, partendo da analisi condivise, la creazione delle reti indicate dal PSR consentendo di migliorare lefficacia e lefficienza gestionali delle singole zone territoriali e dare compiuta attuazione al ruolo dellAzienda sanitaria unica regionale. Le attese economiche e finanziarie si riferiscono alla gestione della mobilita` passiva e alla cessione di servizi intra e al governo del personale, dei beni e dei servizi. In termini di innovazione vogliamo garantire prosegue Ruta lattivita` formativa, la revisione dei processi organizzativi, nuove forme di assistenza e la realizzazione di investimenti strutturali e tecnologici. Secondo il progetto, eventuali economie di scala dovute alla reingegnerizzazione dei servizi e/o dei processi, saranno reinvestite nellarea vasta, costituendo di fatto quota parte del budget delle zone oggetto della sperimentazione medesima con la finalita` di conseguire miglioramenti qualitativi e quantitativi dellassistenza erogata. Tale meccanismo conclude Mezzolani sara` in grado di stimolare il coinvolgimento di tutti i professionisti interessati, che vedranno riconosciuto il merito e la responsabilita` di cui sono capaci, potendo toccare con mano il miglioramento delle condizioni di lavoro, in termini economici, di attrezzature, di personale di sicurezza, realizzato grazie al loro impegno.