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25/11/2008

EQUAL, UNA CASSETTA DEGLI ATTREZZI CHE SERVIRA’ IN FUTURO. LE BUONE PRATICHE DELLE MARCHE

Di fronte agli scenari di recessione e alle nuove sfide che si profilano dovremo sempre piu` utilizzare la cassetta degli attrezzi di Equal. Cosi` lassessore regionale al Lavoro-Formazione, Ugo Ascoli introducendo il convegno su Equal nelle Marche, risultati e prospettive, tenutosi oggi in Regione. Equal e` un progetto di iniziativa comunitaria per la lotta ad ogni forma di discriminazione ed esclusione sociale specialmente sul lavoro, che si chiude dopo sei anni di operativita` e che nella nostra regione ha visto la realizzazione di 12 buone prassi con 207 partner italiani e 31 di altri Paesi. Sono stati utilizzati 12 milioni di euro, finanziati per la meta` dal Fondo Sociale Europeo. LOmbudsman dei disabili, il portale dellimmigrazione, il mediatore linguistico-culturale, il tutor di intermediazione socio-lavorativa, un Centro servizi delleconomia sociale, lOsservatorio regionale sullimprenditoria femminile e il Salone Valore Donna, la Fiera nazionale dellaccoglienza di nuovi residenti ed investimenti nei territori rurali e montani, sono tra le esperienze significative marchigiane, costruite nellambito dei vari assi di Equal ( Occupabilita`, Imprenditoria, Pari Opportunita`, Adattabilita`) e illustrate nel corso dellincontro da Raffaella Triponsi. Ugo Ascoli ha evidenziato infatti che si e` trattato di un innovativo cammino sperimentale anche nelle Marche e che non deve andare disperso il patrimonio complessivo di quasi 700 progetti che hanno coinvolto nel territorio nazionale 8.600 soggetti e 240 partners nei vari processi di attuazione e che da questo occorre trarne insegnamento. La nuova programmazione FSE 2007-2013 ha gia` cominciato a farlo e le scelte del POR Marche vanno in questa direzione. Nel corso del convegno, il rappresentante della Commissione Europea, Davide Bonagurio non ha mancato di sottolineare i risultati positivi raggiunti dalle Marche su Equal, rispetto a molte altre regioni, cosi` come ha ricordato le performances eccellenti dellultimo trimestre 2007 relativamente al tasso di occupazione femminile 15-64 anni. Illustrando le strategie europee per loccupazione che prendono il via dagli orientamenti fissati a Lisbona- componente essenziale di Equal - Bonagurio ha rimarcato che le prossime sfide per la UE derivano dallUnione allargata, dal cambiamento demografico e dalle ristrutturazioni economiche e sociali. Il nuovo approccio strategico avra` ancora come pilastro il vecchio Fondo sociale Europeo, nato con lEuropa nel 1957, integrato con i programmi nazionali di riforma degli Stati membri e linee guida per la coesione. Il Fondo Sociale Europeo, con una dotazione di 175 miliardi di euro e 117 programmi operativi, privilegera` ladattabilita` per lavoratori e imprese; un miglior accesso alloccupazione; linclusione sociale e lo sviluppo del capitale umano; la capacita` istituzionale; le riforme per loccupazione, sviluppo di partnership e patti a livello nazionale, regionale e locale. Come si vede, gran parte degli obiettivi che erano alla base di Equal, un laboratorio utilissimo di pratiche- ha sottolineato Mauro Terzoni, dirigente regionale- che non andra` disperso, tanto che alcuni punti chiave come la costruzione di partenariati sono stati ripresi nel POR FSE. In tal senso nelle Marche Equal ha prodotto un partenariato attivo che ha coinvolto migliaia di operatori per sviluppare azioni concrete. E` necessario dunque concentrare lattenzione sulla replicabilita` su vasta scala delle iniziative piu` significative svolte con Equal, dato che non sara` possibile, per motivi di distribuzione dei fondi riproporle tutte. In Italia, come ha ricordato Joanna Busalacchi dellIsfol, Equal ha raggiunto 188 mila beneficiari intermedi e finali e mobilitato risorse per 800 milioni di euro. I punti di forza sono stati i contratti di lavoro stipulati, le imprese coinvolte per favorire linserimento di chi e` escluso, le sinergie realizzate tra gli attori dello sviluppo socioeconomico, i centri polifunzionali e i servizi di supporto alle persone. (ade gf) LE BUONE PRATICHE DI EQUAL MARCHE Sullasse Occupabilita`, e` stata attivata la figura dellOmbudsman dei disabili, che funge da intermediario tra diversamente abili e domanda di lavoro, con 200 contatti registrati al numero verde attivato. Ilo soggetto referente era la Provincia di Macerata. Il Portale dellimmigrazione, strumento di comunicazione e alfabetizzazione informatica degli stranieri realizzato dalla Provincia di Ancona e da segnalare lattivita` dellAssociazione On the Road- con lUnita` di strada che ha come obiettivo linclusione sociale di donne vittime della prostituzione e tratta. La creazione della figura professionale del mediatore linguistico culturale e quella del tutor dintermediazione socio-lavorativa. Il centro servizi integrato per loccupabilita` ed integrazione sociale degli stranieri attivato a Pesaro. Sullasse Imprenditorialita` sono stati elaborati e sperimentati Patti per leconomia sociale ( Provincia di Ascoli Piceno) che saranno un valido contributo alla crescita delle imprese e dei servizi attraverso percorsi di programmazione negoziata. Il Centro servizi delleconomia sociale un codice etico rappresentativo della cooperazione sociale nelle Marche e il marchio di qualita` e di disciplinare etico delle principali realta` del Terzo Settore. ( Legacoop Marche) Laltro asse tematico e` Pari Opportunita` nellambito del quale sono stati realizzati lOsservatorio regionale sullimprenditoria femminile ( Universita` di Camerino) e il Salone internazionale dellimprenditoria femminile VALORE DONNA, per combattere le discriminazioni verso le donne immigrate.( Coos Marche) Infine sul tema dellAdattabilita` sono state sperimentate attivita` che puntano a riunire gli attori chiave per lo sviluppo congiunto di strumenti atti a gestire il cambiamento. Tra queste, la formazione di operatori per le politiche di rinnovamento rurale e lorganizzazione della 1 Fiera nazionale Vivere in campagna, fiera dellaccoglienza dei nuovi residenti e pensata per contrastare lo spopolamento dei territori rurali e montani .( Comune di Acqualagna) Relativo a questa tematica e` anche la creazione del modello di Validazione degli apprendimenti pregressi (Provincia di Macerata) che permette al lavoratore maggiormente a rischio di esclusione (disabili e over 45) e allimpresa di avere consapevolezza riguardo lo stato delle competenze in merito al fabbisogno professionale.