Il Presidente Gian Mario Spacca ha partecipato nel pomeriggio ad un incontro promosso dal Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta sulle problematiche relative alla proposta di una nuova centrale di produzione elettrica a Falconara Marittima.
Come noto si tratta di una iniziativa del gruppo Api Raffineria assunta nel giugno 2006, che prevede linstallazione di una centrale della potenza elettrica complessiva di 580 MW, distinta in due sezioni, luna di 520 MW e laltra di 60 MW. Listruttoria regionale per il necessario parere di Via e` in fase di definizione, ma gia` sono emerse problematiche di conformita` del progetto rispetto al quadro di riferimento programmatico regionale. Questo soprattutto per la sezione da 520 MW, che risulta in contrasto con il PEAR, per diversi ordini di motivi, per taglia, tipologia e localizzazione. Oltre ad una non congruita` con il PEAR, il progetto non risulta in linea anche con altri strumenti regionali. Con il Piano di tutela e risanamento della qualita` dellaria (fissa i massimali delle emissioni di NOx, che verrebbero superati), il Piano di risanamento dellArea ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (da analisi ARPAM risulta che non vengono rispettati gli obiettivi del Piano per la qualita` dellaria, delle acque, del clima acustico, della qualita` del suolo), il Piano stralcio di bacino per lAssetto Idrogeologico (si tratta di nuove realizzazioni in unarea a rischio di esondazione molto elevata), il Protocollo dIntesa siglato tra Regione Marche e API Raffineria nel 2003 (il progetto non risulta in linea con gli orientamenti congiuntamente assunti).
Diverso e` per la sezione da 60 MW, che a tutti gli effetti si configura come un miglioramento impiantistico, funzionale alla sicurezza generale del sito industriale. Pertanto questa seconda realizzazione potrebbe comportare impatti ambientali sostenibili, sempre che vengano apportate delle migliorie agli impianti di raffinazione. Nella sostanza, in questo caso, non esiste un contrasto aprioristico con la programmazione regionale, ma si tratta di valutare la compatibilita` di questa struttura nel quadro piu` ampio del sito inquinato di interesse nazionale e comunque necessiterebbe di una soluzione ai problemi di esondazione dei corsi dacqua.
Sono queste, in sintesi, le considerazioni che sono riportate in un documento tecnico redatto dagli Uffici regionali, che il presidente Spacca ha consegnato nel corso della riunione, documento che si conclude sottolineando che, nellattuale quadro normativo lesito non puo` che essere quello di negare lintesa allintervento da 520 MW.
Rispetto al documento consegnato il Governo ha assunto limpegno ad approfondirlo, a prevedere un confronto in sede tecnica e ha invitato la Regione ad un supplemento di riflessione, visto che ritiene limpianto per la produzione di energia elettrica strategico per la dorsale adriatica. (e.r.)
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